Spento l’incendio, sui Monti Pisani (e a valle) è il momento di pensare a interventi di bonifica e salvaguardia. La giunta regionale ha stanziato un milione e mezzo di euro, da spendere entro la fine dell’anno. E stamani il presidente della Toscana Enrico Rossi ha fatto il punto sul da farsi, assieme agli assessori Federica Fratoni e Marco Remaschi, con i tecnici e i responsabili dell’anticendio boschivo regionale, del settore agricoltura, dei consorzi di bonifica e con gli amministratori dei comuni percorsi dal rogo.  Presenti i sindaci di Calci, Vicopisano, Buti e Vecchiano. Assente Cascina, pur invitato.

Il governatore: «Al via con la somma urgenza» «Le risorse stanziate serviranno per i lavori di somma urgenza – spiega il presidente Rossi – La prima ipotesi prevede di impegnarne 850 mila per gli interventi forestali e di ripulitura, altri 350 mila per i lavori che i consorzi realizzeranno a valle attorno ai corsi d’acqua». Una seconda fase, dopo i rilievi, riguarderà il riassetto idrogeologico più puntuale, laddove necessario. «Con questo milione e mezzo – aggiunge Rossi – saranno coperte anche le spese per i lavori di somma urgenza già effettuate dai Comuni e il ripristino della strada provinciale sul Monte Serra». Entro una settimana la delibera di dettaglio sarà pronta. Nei prossimi giorni i tecnici si incontreranno di nuovo.

Ipotesi richiesta emergenza nazionale Parallelamente la Regione sta raccogliendo dalle amministrazioni comunali l’elenco dei danni provocati dal rogo, per poi richiedere lo stato di emergenza nazionale. Quella regionale già era stata dichiarata: Rossi ha firmato l’atto una settimana fa, ad incendio ancora in corso. «Spero che il Governo accolga la richiesta – commenta il presidente – e possa contribuire alle spese per la sistemazione delle famiglie che sono state sfollate, al ristoro dei danni subiti dai privati e al rimborso dei costi sostenuti dai volontari intervenuti per domare il fuoco».

I numeri dell’incendio Le case inghiottite dal rogo e demolite sono quattro. Altre otto hanno subito danni parziali. Tre, tra queste, erano prime case. Gli uffici regionali stimano, sulla base delle rilevazioni satellitari, che per la ricostituzione dei quasi mille e quattrocento ettari bruciati serviranno 8 milioni e mezzo di euro, complessivamente: il fuoco ha percorso in alcuni casi terreni già percorsi dalle fiamme nel 2009 e 2011, dove è rimasta solo cenere e neppure gli scheletri degli alberi. Oltre al bosco ha attaccato anche campi e olivete e sul sito di Artea è stata infatti già stata attivata la procedura on line attraverso cui gli agricoltori potranno comunicare i danni subiti.