«Finalmente dopo più di 10 anni di lavoro e impegno possiamo dire per la prima volta che la fondazione del Maggio musicale fiorentino è fuori dall’emergenza. I dati che ci portano a questa conclusione sono molto chiari». Lo ha annunciato il sindaco di Firenze e presidente del ‘Maggio musicale fiorentino’, Dario Nardella a margine di un intervento del sovraintendente della fondazione lirico sinfonica, Cristiano Chiarot. «Il primo – ha spiegato Dario Nardella – è che il pubblico è aumentato e di conseguenza anche gli incassi; il secondo che la produzione è aumentata come dimostrano anche i nuovi titoli in cartellone. Il terzo dato è che non ci sono stati di recente e non ci saranno, non sono previsti, esuberi di lavoratori in ogni settore della fondazione. Il quarto dato è che il patrimonio netto è positivo, ed il quinto è che il conto economico è in leggero utile. Quindi abbiamo finalmente un’istituzione che può guardare al futuro con ottimismo, con maggiore fiducia e soprattutto con la capacità di investire ancora di più sulle nostre risorse».
La sfida Tra i provvedimenti più importanti per ‘risalire la china’ della crisi del ‘Maggio musicale fiorentino’, il sovraintendente Cristiano Chiarot, in Consiglio comunale, ha ricordato le misure per tornare «in equilibrio economico. Questa era la prima cosa che bisognava fare, ricostruire l’andamento del bilancio. Ora il debito lo abbiamo abbattuto e questo abbiamo potuto farlo con l’apporto del Comune di Firenze e della Regione Toscana. Naturalmente stiamo ancora lavorando e stiamo cercando di continuare, un poco per volta, con le nostre forze e con i ricavi dal conto economico, di rosicchiarlo ancora di più. Ma siamo usciti dall’emergenza e sappiamo che non dobbiamo più ritornarci e questa è la sfida che ci siamo dati». Tra le altre sfide della fondazione, Chiarot ha indicato, tra quelle centrali, «il lavoro da fare per recuperare il pubblico straniero».