Un grande evento pubblico contraddistinto dalla straordinaria partecipazione della cittadinanza per dire un fermo No alla fusione dei Comuni di Rapolano Terme e Asciano. La cena di sottoscrizione del Comitato per il No ha fatto registrare il tutto esaurito con oltre 200 persone che si sono recate allo stand del Settembre Rapolanese per dare il loro contributo e far sentire la propria voce: un coro che all’unisono condanna il progetto di fusione, i suoi contenuti privi di garanzie e di progetti per il futuro dei territori e le modalità con cui è stato portato avanti, visto che i contrasti e le frizioni che ha generato stanno cercando di lacerare e dividere il tessuto civile delle comunità di Rapolano, Serre e Armaiolo.
Senso di comunità «La cittadinanza ha ribadito per l’ennesima volta che vuole fermare questo progetto di fusione, che non lo vuole e che lo condanna fermamente – ha commentato il presidente del Comitato No alla Fusione dei Comuni di Rapolano Terme e Asciano, Doriano Mazzini -. Ascolto, partecipazione, senso di comunità e coinvolgimento della cittadinanza sono e saranno ancora i nostri punti di forza nella campagna referendaria. La cena di sottoscrizione non è quindi un punto di arrivo ma di partenza: in ogni evento pubblico che abbiamo organizziamo sono stati in centinaia i concittadini che hanno voluto dare il loro prezioso contributo per il bene comune – ha chiosato Mazzini -. Una spinta forte quella della nostra cittadinanza, e in particolar modo quella dei più giovani, che ci spinge ad andare avanti con ancora più forza per far prevalere il No al referendum dell’11 e 12 novembre».
Il bene prezioso Il ringraziamento del Comitato va infine anche ai tanti volontari che si sono adoperati per la buona riuscita dell’evento, dal Settembre Rapolanese che ha messo a disposizione i locali al Real Calcetto Rapolano che ha preparato la cena, passando per i commercianti e le strutture che hanno donato i premi della lotteria. Una menzione speciale al gruppo di giovani e ragazzi che hanno apparecchiato e servito la cena: sono loro il bene più prezioso di questo Comitato, sono la prospettiva del domani per affrontare il futuro e rilanciare l’impegno per la propria comunità con una spinta civica del tutto nuova.