A nove giorni dalla riapertura dopo la pausa estiva il Maggio musicale fiorentino è concentrato sulla Trilogia verdiana. Trovatore, Rigoletto e Traviata, le tre opere della cosiddetta Trilogia popolare firmata da Giuseppe Verdi, si alterneranno sul palcoscenico  del Teatro a partire da giovedì 13 (data della prima di Trovatore; la prima di Rigoletto è fissata per il 15, la prima di Traviata il 21) per tutto il mese di settembre.

Prove simultanee A poco più di una settimana dalla prima, le prove vanno avanti simultaneamente su “set” differenti che si alternano: dal palco principale, al retro, alla sala d’orchestra a quella del coro, impegnando all’unisono i tre cast, orchestra e coro, i tecnici, la produzione, il regista Francesco Micheli e il maestro Fabio Luisi in un lavoro intenso quasi senza soluzione di continuità. Come afferma Micheli, il regista al quale il teatro e Fabio Luisi hanno affidato il progetto drammaturgico unitario «il tema sul quale Verdi ci costringe a confrontarci è quello della verità; in queste tre opere se ne vede invece l’occultamento che fa precipitare le tre vicende verso la tragedia. Noi ‘sfruttiamo’ questo nascondimento, svelandolo con tre diversi e semplici mezzi per usati celarsi (e rappresentarci): le marionette per il Trovatore, le maschere per Rigoletto e le bambole per Traviata».

Marionette in scena Sul palcoscenico del Maggio infatti, oltre agli artisti, faranno bella mostra di sé delle marionette, delle maschere e delle bambole in cartapesta che verranno utilizzate nei tre spettacoli. Tutta l’attrezzeria è realizzata da Jacopo Allegrucci, scenografo versiliano che da venti anni lavora per il Carnevale di Viareggio e che da due anni fa parte dei costruttori di ‘prima categoria’ della celebre manifestazione viareggina, scelta che denota – da parte del Teatro del Maggio – la volontà di avvalersi della collaborazione delle eccellenti maestranze disseminate sul territorio toscano.