Un momento di condivisione per far rivivere le magiche stanze che hanno dato i natali a “Dedo” e lo hanno visto crescere e prendere consapevolezza del suo talento e delle sue passioni. E’ quello in programma giovedì 12 luglio a Livorno in occasione del 134esimo compleanno di Amedeo Modigliani (nacque a Livorno il 12 luglio del 1884). La festa si terrà nella casa natale del grande artista, ubicata in via Roma 38, che per l’occasione rimarrà aperta alle visite dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 18.
Degustazioni, brindisi e la torta La festa, a cura di Amaranta Servizi e dell’Associazione Casa Natale Amedeo Modigliani, prevede visite guidate arricchite da eventi artistici. Emanuele Barresi, che la scorsa primavera ha utilizzato la casa come location teatrale per le Stanze di Amedeo leggerà alcune lettere di Modigliani. Non mancheranno degustazioni, brindisi e l’immancabile torta di compleanno. Anche quest’anno sarà una festa in divenire, alla maniera delle feste che si svolgevano nei bistro di Parigi al tempo di Modigliani; chiunque potrà dare un proprio contributo: una poesia, una suonata al pianoforte, una bottiglia di vino. Un momento di condivisione per far rivivere le magiche stanze che hanno dato i natali a Dedo e lo hanno visto crescere e prendere consapevolezza del suo talento e delle sue passioni.
Nella casa la vita d’artista La casa natale Amedeo Modigliani conserva intatto il fascino delle case borghesi di metà ‘800, con i suoi vetri sottili, le persiane alla livornese, i bellissimi pavimenti in marmo o cementine decorate a motivi geometrici o floreali. Una pannellatura, ricca di documentazione fotografica allestita dall’Associazione casa natale Amedeo Modigliani, consente di ripercorrere la vita dell’artista, inserendola nel contesto storico livornese. Si scopre così che i Modigliani, pur essendo ebrei, potevano abitare in una zona residenziale della città, che i salotti di casa Modigliani erano meta della borghesia intellettuale dell’epoca, che Uberto Mondolfi, sindaco di Livorno dal 1920 al 1922 è cresciuto in queste stanze, tanto da essere definito da Eugenie il suo quinto figlio e tanti altri particolari che radicano Modigliani nella storia di Livorno.