Stop a slot e sale giochi per sei ore al giorno. È quanto prevede l’ordinanza varata da Palazzo Vecchio a Firenze che limita gli orari per l’accesso agli esercizi autorizzati e l’utilizzo delle macchinette. Le sale giochi dovranno rimanere chiuse dalle 18 alle 24 tutti i giorni dell’anno, mentre le slot dovranno essere completamente spente dalle 13 alle 19 negli altri esercizi autorizzati (bar, ristoranti, alberghi, rivendite di tabacchi, esercizi commerciali, agenzie di scommesse, sale bingo). Per le violazioni è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, mentre alla seconda sanzione nel corso dell’anno scatterà la sospensione di giorni tre dell’attività e della possibilità di accendere gli apparecchi.
«Non solo restrizioni, puntiamo sulla cultura» «Un intervento che si inserisce nel quadro del regolamento sul gioco lecito approvato a novembre scorso – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re – e di un complesso lavoro fatto con Anci e Università di Firenze. I dati sulla situazione nel territorio fiorentino sono molto preoccupanti e registrano un incremento di oltre il doppio del consumo di gioco d’azzardo nell’ultimo biennio rispetto alla media nazionale, con una spesa pro-capite per il consumo di gioco che supera del 6% la media pro-capite nazionale. A questi dati corrisponde negli ultimi 16 anni un aumento del 76% delle richieste ai centri Ser.D per disturbo da gioco d’azzardo. Per questo – ha concluso l’assessore – andremo avanti con la lotta alla ludopatia per tutelare la salute dei nostri cittadini, non solo con provvedimenti restrittivi ma anche puntando sulla cultura. Ad esempio estendendo, come abbiamo fatto, gli orari di apertura delle biblioteche comunali: meno macchinette, più salute pubblica». Il provvedimento fa seguito al regolamento sul gioco lecito approvato dal Consiglio comunale nel novembre scorso, che rimandava ad apposite ordinanze per la limitazione degli orari di apertura e a fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco fino a sei ore complessive previste dall’intesa Stato-Regioni-Enti locali del 7 settembre 2017. Il regolamento vieta l’apertura di sale slot e a nuove ‘macchinette’ nel raggio di 500 metri da scuole, impianti sportivi, discoteche, parchi, sportelli bancomat e altri luoghi sensibili. Ma anche penalità nell’assegnazione di contributi e nel riconoscimento di canoni agevolati agli esercenti e siti di gioco on line bannati dal wifi comunale.