Un protocollo d’intesa per l’installazione di una rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici a ridosso del centro storico e in altre zone del territorio. E’ quello deliberato dalla Giunta di San Gimignano per la sottoscrizione con Enel Energia Spa. L’intesa prevede che i due soggetti individueranno congiuntamente le aree idonee ad ospitare le colonnine di ricarica e che ogni costo di progettazione, installazione e gestione delle stazioni di ricarica sarà a carico di Enel Energia. Le colonnine saranno gestite in remoto da Enel Energia attraverso la piattaforma informativa EMM (Electric Mobility Management) e manutenute a cura della stessa azienda senza nessun costo vivo per il Comune di San Gimignano.
«Si tratta di un’importante intesa con uno dei maggiori player del settore che consentirà, senza nessun costo per l’amministrazione comunale, di aprire i nostri servizi ai cittadini ed ai turisti a questa nuova forma di mobilità ecosostenibile che, come ci dicono le cronache, troverà sempre maggiore diffusione – hanno commentato il sindaco Giacomo Bassi e l’assessore all’ambiente Niccolò Guicciardini -. La stessa amministrazione comunale si è dotata, nel tempo, di alcuni veicoli elettrici e continuerà a farlo nel futuro perché è indubbio che, con la gradualità necessaria, il futuro della mobilità mondiale non può che essere nell’abbandono delle forme di combustione fossile di derivati dal petrolio, sia per questioni di emissioni inquinanti in atmosfera sia per l’abbattimento dell’inquinamento acustico. Questa novità – continuano Bassi e Guicciardini – si inserisce in una volontà più ampia sia di adottare tante scelte che vanno nell’ottica di riduzione dell’inquinamento atmosferico, come per esempio l’installazione su ogni edificio scolastico dei pannelli fotovoltaici o la realizzazione della centrale di riscaldamento del villaggio scolastico a cippato vegetale, sia di porsi sempre in linea con le nuove tecnologie com’è avvenuto anche in campo culturale e museale».
Il protocollo non garantisce ad Enel Energia l’esclusività del servizio per cui è auspicabile che anche altri soggetti si presentino per stabilire con il Comune identici accordi.