Una protesta in via dei Georgofili e una lettera indirizzata al presidente del Senato Pietro Grasso in relazione alle aspettative degli invalidi della strage di via dei Georgofili riguardo alla loro pensione. A promuovere le due iniziative l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili attraverso il loro presidente, Giovanna Maggiani Chelli.
Amarezza e rabbia «Il Governo Renzi attraverso il ministro Marianna Madia, ha cassato tutto il nostro emendamento – si legge nella lettera -, inerente le vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, ovvero il perfezionamento della legge 206 del 2004 – diritto alla pensione – che prevedeva tra le altre cose le quattro pensioni ad altrettanti invalidi all’80% della capacita’ lavorativa, frutto del tritolo stragista eversivo». «Mi rivolgo a Lei – ha anche scritto Maggiani Chelli nella lettera a Grasso – perché il 27 maggio scorso in Regione Toscana è stato l’unico che ha spezzato una lancia in favore dei nostri feriti invalidi che da troppo tempo aspettano la pensione. Come prevedibile anche le promesse del ministro Poletti durante l’anniversario del 2 agosto a Bologna sono state aria fritta. Il classico ‘osso’ buttato ai deboli per tenerli buoni. Siamo amareggiati e arrabbiati – conclude la lettera – Organizzeremo quanto prima la protesta in via dei Georgofili, un altro affronto motivato da argomentazioni più che lacunose e ritorsive nei nostri confronti è troppo».