12 operai edili di Nodavia, impegnati nel cantiere della Stazione Foster della Tav a Firenze, in questi giorni hanno dato le dimissioni per giusta causa, per la mancata retribuzione da oltre due mesi e per l’impossibilità di potersi mantenere in trasferta (vitto, spese di viaggio). A comunicarlo in una nota sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil spiegando che è «un epilogo che non ci stupisce, conoscendo le difficoltà di tutti e 50 i lavoratori di Nodavia su Firenze, che da mesi lottano, scioperano e fanno manifestazioni per difendere il proprio lavoro e i propri diritti. Come sindacati restiamo molto preoccupati per la vertenza».
«Si rischia stallo» «Vista la situazione di Nodavia, e vista anche quella di Condotte (che controlla Nodavia e che ha presentato istanza di concordato in bianco, accolta dal Tribunale di Roma a metà gennaio) – prosegue la nota -, si rischia che lo stallo sulle attività nel cantiere Foster si protragga per molto/troppo tempo, e serve che le istituzioni, i sindacati, le aziende e Ferrovie monitorino attentamente l’evolversi delle cose per evitare degli stop all’opera».