Si celebra in tutto il mondo sabato 28 aprile la giornata dedicata alle vittime dell’amianto. A seguito della messa al bando dell’amianto, avvenuta oltre vent’anni fa grazie alla legge n.257 del 1992, sono cessate le esposizioni significative di tipo professionale a questo agente cancerogeno. Ad oggi il rischio di esposizione occupazionale è residuale e legato a operazioni di bonifica e smaltimento di materiali contenenti amianto, che tuttavia vengono eseguite applicando le attuali norme di prevenzione della salute e sicurezza del lavoratore.

Sorveglianza sanitaria In Toscana dal 3 aprile 2017 i soggetti che nel corso della loro vita professionale sono stati esposti ad amianto in maniera significativa possono beneficiare di un programma di sorveglianza sanitaria a loro specificatamente rivolto. La sorveglianza sanitaria è rivolta a uomini e donne residenti in Toscana con pregressa esposizione professionale all’amianto, che abbiano età inferiore agli 80 anni, che abbiano cessato l’attività lavorativa con esposizione all’amianto da meno di 30 anni e che sono in pensione o che lavorano ancora, ma in un’azienda diversa da quella in cui sono stati esposti all’amianto. Gli ex esposti all’amianto, riconosciuti come tali, sono seguiti gratuitamente fino al compimento degli 80 anni di età. È stato stimato che dei 30.000 lavoratori toscani che dagli anni ’60 sono stati esposti ad amianto, sono almeno 5.600 quelli che potrebbero usufruire della sorveglianza sanitaria. Dal 3 aprile al 31 dicembre 2017 gli ambulatori di Prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie hanno già visitato circa 700 persone. La Regione Toscana ha stanziato fino al 2018 un finanziamento di 1.134.000 euro. In particolare 465.450 euro sono stati destinati alla Asl Toscana Nord Ovest,  278.400 alla Asl Toscana Centro, e  126.150 alla Asl Toscana Sud Est. Inoltre, sono stati anche destinati 72.000 a Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica) per il supporto di valutazione epidemiologica e di coordinamento, 180.000 per le funzioni di Medicina del lavoro alla Aou Senese e 12.000 all’Azienda Toscana Centro per l’avvio del Centro di Documentazione regionale sull’amianto. I finanziamenti per gli anni successivi saranno riconsiderati alla luce dell’esperienza che sarà svolta fino al 2018 e alla luce delle eventuali novità sull’appropriatezza del percorso sanitario individuato.