Studiare progetti per l’arredo e il decoro, incentivare le aperture di nuove attività e la riqualificazione dei fondi esistenti. Sono questi gli obiettivi dell’Associazione Commercianti Centro Storico nata a Bibbiena nel mese di marzo, ma ufficialmente operativa dal 10 aprile. L’associazione, nata sotto l’egida e con la collaborazione della Confcommercio, rappresenta le imprese commerciali e i pubblici esercizi che operano all’interno del centro storico di Bibbiena. Poco meno di 50 aziende, che ora, mettendo insieme le proprie forze, si daranno da fare per escogitare nuove idee e iniziative utili a superare l’impasse in cui, da qualche tempo, si trova quello che un tempo era definito il “salotto buono del Casentino”.
La presidente Mazzetti: «Insieme per un centro vivo e vitale» Tra i primi obiettivi, abbellire e vivacizzare il centro storico per aumentare la sua appetibilità anche dal punto di vista commerciale, oltre che turistico. «I centri storici stanno vivendo un momento non facile in Italia, sia nei piccoli borghi che nelle grandi città. La nostra associazione nasce con la volontà di invertire questa tendenza», sottolinea Rosanna Mazzetti, eletta all’unanimità presidente dell’Associazione Commercianti Centro Storico, 40 anni di attività di cui 30 spesi proprio nel centro di Bibbiena. Accanto a lei, siedono in consiglio direttivo la vicepresidente Michela Chiarini e i colleghi imprenditori Enzo Caccialupi, Emanuele Checcacci, Carla Ciabatti, Serena Monaldi, Isabella Pasqui, Alessia Raggioli, Renata Sacchi e Miriam Sbarberi. «Siamo certi che la storia e la bellezza di Bibbiena siano valori su cui costruire anche il futuro delle nostre attività – aggiunge Mazzetti – . Ci impegniamo a unire le forze e a creare una rete di imprese che collaborano perché il centro torni ad essere un ‘centro commerciale a cielo aperto’, vivo e vitale. Un percorso in cui saranno fondamentali la comunanza di intenti con l’Amministrazione e il supporto operativo della Confcommercio, che ha il compito di sviluppare i nostri progetti e renderli fattibili, oltre che di reperire i contributi necessari a realizzarli».