Al Teatro di Rifredi di Firenze doppio appuntamento con Alessandro Benvenuti che dal 12 al 15 aprile sarà in scena con il thriller comico “Chi è di scena”, con lui sul palco Paolo Cioni (con Benvenuti ha recitato ne “I delitti del Bar Lume” della seria televisiva Sky ed è stato il “Pinocchio” di Ugo Chiti) e la giovane Maria Vittoria Angeli. A seguire, per due sole serate il 17 e 18 aprile, Benvenuti darà ancora una volta voce e anima ai dieci personaggi di Benvenuti in casa Gori. Entrambi gli spettacoli sono prodotti da Arca Azzurra Teatro.

Chi è di scena In “Chi è di scena” Benvenuti interpreta uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro, scomparso dalle scene improvvisamente e apparentemente senza un plausibile motivo da cinque anni, che viene rintracciato per caso da un giovane fan. A lui, l’uomo decide di rilasciare un’intervista per spiegare le ragioni della sua scelta e svelare così il mistero che si è creato intorno a questa. Lo invita perciò a casa sua. Testimone silente di questo loro incontro è una giovane donna che, giacendo seminuda su una chaise longue di spalle ai due, sembra dormire un sonno profondo. E come spesso accade nei lavori di  Benvenuti, quel che appare si scopre tutt’altro che vero, e quel che è vero si svela in un intreccio giocoso e imprevedibile. Una specie di doppio salto mortale drammaturgico accompagna lo spettatore a un finale assolutamente inaspettato che gioca con leggerezza sulle vicende pubbliche e private dei tre protagonisti, sull’intreccio tutt’altro che evidente dei loro rapporti, affrontando insieme tematiche di grande attualità sociale. Il tutto condito con un linguaggio forte, pastoso, venato di ironia, con punte di sarcastica corrosività: la comicità istintiva e feroce che caratterizza i testi di Benvenuti.

Benvenuti in casa Gori Dopo tanti anni parliamo ancora di Benvenuti in casa Gori spettacolo nato in modo casuale, come uno scherzo tra l’affiatata coppia Chiti/Benvenuti, che doveva essere solo per due serate diventate poi più di trent’anni. Come un rito sacro che si ripete ascoltiamo ancora le voci che si levano dal desco della famiglia Gori nel Natale del 1986, in quel di Pontassieve: Gino Gori il capofamiglia, il novantenne Annibale Papini, sua figlia maggiore Adele moglie di Gino e il loro figlio Danilo, Cinzia, la di lui fidanzata, Bruna secondogenita di Annibale, Libero, suo marito, Sandra, la loro figlia; Luciano, marito di quest’ultima e la piccola Samantha (il th è importante) di due anni, frutto del matrimonio di Sandra e Luciano. In attesa dell’Urbi et Orbi di Carol Wojtyla  i dieci, in mancanza di un’alternativa ragionata, non poterono fare a meno di ingannare il tempo tirando fuori il catalogo dei loro problemi esistenziali e relazionali, e che non fossero rose e fiori apparve chiaro subito a tutti.