E’ ancora odissea per gli automobilisti delle strade aretine, dalla E45 alla Due Mari e il Passo dei Mandrioli, complici le copiose piogge e la neve che non accennano a diminuire, malgrado l’arrivo della primavera.

Scandalo piazzola di sosta E45 Il tratto aretino della E45 è costituito da una trentina di chilometri che vanno dal confine tra Umbria e Toscana (comuni di San Giustino e Sansepolcro) fino all’Emilia Romagna, tra Valsavignone (Pieve Santo Stefano) e Verghereto (Forlì-Cesena), con buche, avvallamenti, gallerie buie, guardrail danneggiati e cantieri che poco riescono a risolvere. Le ultime novità sulla E45 passano per il potenziale scandalo svelato dal blitz dei Carabinieri Forestali di Arezzo che l’8 marzo scorso hanno sequestrato materiale franato dall’ormai nota piazzola di sosta a Pieve Santo Stefano con il dubbio che il fondo stradale della superstrada, o almeno delle sue piazzole, possa essere costituito da un conglomerato non di terra e roccia, bensì di materiali di scarto, o meglio da rifiuti speciali. A chiarire l’arcano saranno le analisi chimiche, che proveranno la correttezza dei reati ipotizzati finora nelle inchieste del Procuratore capo Roberto Rossi, con ipotesi di reato che vanno dall’attentato alla sicurezza dei trasporti al disastro colposo. Nel frattempo, i Carabinieri Forestali fanno presente che le ispezioni vengono realizzate ad ampio raggio e che per le indagini in corso vige il segreto istruttorio.

Doppio esposto da gruppo Fb “Vergogna E45” “Tra le novità anche il doppio esposto depositato nei giorni scorsi alla Procura di Forlì e ai Carabinieri di Arezzo dalle amministratrici del gruppo Facebook “Vergogna E45”, sulla base di tutta una serie di fatti, danni alle auto e incidenti gravi, che mettono in luce le condizioni sempre più precarie in cui versa la superstrada, nonché gli importi impegnati per gli investimenti in manutenzioni straordinarie, ma che non hanno risolto i problemi. Il gruppo era stato creato nel 2013, all’epoca del primo esposto, per raccogliere le testimonianze degli automobilisti danneggiati e le segnalazioni sulla viabilità che permettono a molti di capire la percorribilità della strada. «Nel 2017 l’Anas ha diffuso comunicati stampa riguardanti l’ennesimo appalto, questa volta di circa 80 milioni di euro, che doveva interessare sia la Toscana sia l’Emilia Romagna, con interventi per la messa in sicurezza della strada – si legge nell’esposto – Ad oggi, marzo 2018, non sono stati terminati neanche i lavori programmati che riguardavano il punto in cui nell’ottobre 2013 si è creata una voragine: nel sito web dell’Anas si prevedeva la fine dei lavori per l’aprile 2014. Nel frattempo, dopo il sopracitato stanziamento di 80 milioni di euro, ne hanno annunciato un altro di 15 milioni per l’apertura di tre cantieri prevista per aprile». L’esposto poi pone l’attenzione proprio sulla piazzola di sosta, chiedendo che vengano fatti ulteriori approfondimenti «con carotaggi non solo nell’area adiacente la piazzola ma anche in altri punti pericolosi, come ad esempio i viadotti o piloni, il cui deterioramento porterebbe a conseguenze molto più gravi». «Questa denuncia nasce con l’intento di scongiurare il verificarsi di eventi di gravità irreparabile, le cosiddette morti annunciate e anche per fare luce su eventuali responsabilità nella gestione degli appalti e dei cantieri» si legge ancora nel documento che chiede «di disporre nuovi accertamenti, con perizie sul luogo, in ordine ai fatti presentati in narrativa, valutando gli eventuali profili di illiceità penale degli stessi e, nel caso, di individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti».

Nevica sul Passo Mandrioli Un altro gruppo Facebook è quello denominato “Viabilità Mandrioli”, Passo dove la situazione non è migliore, almeno nel versante romagnolo. Oggi il Passo è di nuovo innevato e sta ancora nevicando, però almeno sul versante aretino i mezzi sono all’opera e tutto il Passo risulta aperto. Il Passo era invece stato interdetto al traffico, però solo sul versante romagnolo, per ben 26 giorni fino al 13 marzo, a causa del maltempo.

Frana sulla Due Mari É poi di ieri mattina la notizia della frana lungo la carreggiata in direzione Arezzo della E78 “Due Mari” (poco dopo Le Ville), dove dal terrapieno è sceso del fango che ha invaso la corsia d’emergenza, sfiorando quella di marcia, fortunatamente chiusa in quel tratto (circa 3km) da alcuni giorni per lavori di ripristino del manto stradale, caratterizzato dalle numerose buche createsi nelle ultime settimane.