Elettrodi come tatuaggi stampati sulla pelle mediante stampante a getto di inchiostro che utilizza inchiostri in grado di condurre l’elettricità, organici e compatibili con la pelle. E’ la novità introdotta da uno studio italiano che permette di compiere grandi passi avanti in diverse tecniche di elettrofisiologia usate di frequente, come l’elettromiografia e l’elettrocardiografia. A metter a punto lo studio il team di ricerca del centro IIT di Pontedera guidato da Francesco Greco, ora assistant professor all’University of Technology di Graz (Austria) in collaborazione con Virgilio Mattoli, insieme al gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Milano coordinata da Paolo Cavallari e al team di Christian Cipriani dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,
Sensori sottili e leggeri attivi per 3 giorni Lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale “Advanced Science”, è il risultato dell’unione dell’idea di Greco di usare la tecnica dei tatuaggi trasferibili per applicare gli elettrodi sulla pelle, all’esperienza nel campo bioingeneristico di Cipriani e all’approccio medico di Cavallari, sono stati realizzati nuovi sensori ancora più sottili e leggeri in cui connessioni e interconnessioni esterne sono integrate in modo diretto nel tattoo.I nuovi elettrodi sono flessibili, in grado di aderire alla pelle conformandosi alle sue rugosità e realizzabili nella forma che meglio si adatta alle asperità dell’area del corpo dove devono essere applicati per poter rilevare con miglior precisione il segnale elettrico di interesse, potendo essere applicati anche in parti del corpo un tempo impensabili, per esempio sul volto. Si tratta di sensori asciutti, che riescono a trasmettere correttamente il segnale elettrico per 3 giorni, a differenza dei normali elettrodi che necessitano di un gel per interfacciarsi con la pelle e che mantengono la loro efficienza al massimo per 8 ore prima di asciugarsi. Al termine dell’utilizzo i nuovi sensori vengono lavati via con acqua e sapone, proprio come i comuni tatuaggi temporanei. Questi nuovi sensori rappresentano inoltre il primo caso di elettrodi perforabili funzionanti. La tecnologia sviluppata consente infatti a peli e capelli di crescere attraverso la superficie dell’elettrodo, aspetto rilevante per attuare elettroencefalogrammi accurati per lungo tempo: spesso la crescita dei capelli dei pazienti sposta l’elettrodo rendendo imprecisa la misurazione.