Cos’è che ci muove, ci fa scegliere, ci fa andare verso qualcosa o qualcuno, nonostante noi? Qual è quella cosa che sottende alle nostre scelte? Quelle scelte che ci impongono un dire come: non potevo fare diversamente? In scena venerdì 16 marzo al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze, ore 21), “La cerimonia” inaugura la trilogia con cui Oscar De Summa indaga le sedimentazioni del mito nella nostra società contemporanea.

Da Edipo al disagio giovanile Autore, regista e interprete, accompagnato sulla scena da Vanessa Korn, Marco Manfredi e Marina Occhionero, per “La Cerimonia”, Oscar De Summa è partito dal mito di Edipo considerando che la sua storia rivela e risolve alcuni tra i tabù più forti della cultura contemporanea, come il ruolo fondamentale che ancora detiene il rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta, alla comunità. Lavorando sulle relazioni padre-madre-figlio-società, sulla base di centinaia di interviste realizzate con altrettanti teenagers, De Summa ha indagato i modi in cui il disagio adolescenziale spesso si riversa in atti di violenza, pornografia, anoressia e atteggiamenti anaffettivi. Con la sua cifra beffarda e autoironica piena di pathos e intelligenza, in perfetto equilibrio tra comico e tragico, De Summa ambienta la storia de “La Cerimonia” a fine anni 90 scandendola con una potente colonna sonora (si spazia tra Skunk Anansie, Moby, Radiohead, Green Day, Massive Attack, Manu Chau, Portishead, Tori Amos, e altri). Lo spettacolo scandaglia la nostra intimità alla ricerca dei significati dei miti fondanti che non siamo stati capaci di accogliere, e quindi comprendere, e che abbiamo trasformato con interpretazioni contemporaneo-riduzionistiche dell’esistenza. I personaggi che rivestono i miti non sono reali né relativi a un’epoca o a una cultura, sono piuttosto funzioni rintracciabili in ogni storia, in ogni parte del mondo e del tempo. Là dove non si è capaci di rintracciare i significati archetipi di tali funzioni, gli insegnamenti primigeni dei miti operano dentro il corpo e la coscienza contemporanea creando aberrazioni, degenerando in forme anomale.