Nel giorno più difficile della storia recente della Fiorentina, quello della commemorazione di Davide Astori, al termine della settimana più dura da superare, la formazione gigliata ha onorato al meglio il proprio capitano battendo 1-0 il Benevento grazie ad una rete di Vitor Hugo.
Il potere della cabala Per chi crede nella cabala e nei numeri può segnarsi questi dati: il centrale difensivo brasiliano ha preso il posto in squadra di Astori al fianco di German Pezzella, andando a segno alle 13 in punto di ieri, indossando la maglia numero 31, di fatto un numero 13 alla rovescia. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per parlare di qualcosa di magico nel successo dei gigliati. Commuovente il minuto di silenzio nel pre gara, lunghissimo e rispettato da tutti, favolose le due tifoserie a scrivere su stoffa pensieri dedicati ad Astori, con poi una immensa scritta, formata da bandierine viola, rosse e bianche, al minuto 13’ di Fiorentina-Benevento, con l’arbitro, il signor Pasqua, che ha sospeso la gara proprio per far onorare al meglio quel momento magico di tutto lo stadio ‘Franchi’. E poi i cori della curva per il proprio capitano, i fratelli Marco e Bruno seduti in uno sky-box con al proprio fianco il vicepresidente gigliato, Gino Salica, ed in tribuna autorità Diego ed Andrea Della Valle.
Pezzella: «Davide vorrebbe che andassimo avanti» «Ringrazio tutte le persone che ci sono state vicine, in particolare il popolo viola per l’amore e l’affetto con cui ci hanno confortato e sostenuto in un momento così tragico – ha raccontato nel post gara proprio Andrea Della Valle– Grazie per la dignità e il coraggio in onore di Davide». Coraggiosa la scelta del tecnico gigliato Stefano Pioli di schierare dal 1’ uno dei migliori amici di Astori, il trequartista Riccardo Saponara, mentre straziante il pianto a fine gara del neo capitano viola, Milan Badelj che si è accasciato a terra al triplice fischio finale ed è stato rialzato in piedi dall’arbitro, in una forma di consolazione rara nel mondo del calcio. «Era difficile giocare questa partita, per me è stata la piu’ difficile della mia carriera e credo che lo sia stata per tutto il gruppo – ha sottolineato Pezzella, che giocava al fianco di Astori fino ad una settimana fa-. Dopo quello che è successo è difficile anche parlare ma se Davide fosse con noi vorrebbe che andassimo avanti con tutto quello che lui ha fatto per questo gruppo. Dopo la partita parlando al cellulare con mia moglie gli ho detto che è accaduto nel pre partita di oggi (ieri ndr). Un qualcosa che non si puo’ descrivere con le parole perché quel silenzio è stato mettere insieme tante cose che non si possono raccontare. Astori ha fatto qualcosa di importante soprattutto nei gesti che non si vedono, quello che non appare. Lui è stato vicino soprattutto a noi che non parlavamo la lingua e ci ha conquistato con il sorriso ed il suo esempio. I Della Valle? Non so se basta una frase per parlare di quello che hanno fatto loro in questi giorni – ha proseguito Pezzella- Ci sono stati vicini per tutto il tempo: arrivavamo all’allenamento, e loro erano lì. Sono stati sempre presenti e piu’ che con le parole, hanno parlato con i gesti. I loro occhi hanno detto tutto cio’ che provavano, che era quello che provavamo anche noi. Ci hanno chiesto di rimanere sempre un gruppo unito, di farci forza, e che dal momento duro di questi giorni possiamo uscirne solo se rimaniamo tutti insieme. Abbiamo la voglia di andare tutti i giorni all’allenamento e vedere i nostri compagni felici. In questo momento è difficile ma con tanti ragazzi giovani nella squadra dobbiamo essere forti soprattutto noi che siamo piu’ vecchi. Davide era un ragazzo che affrontava ogni allenamento ed ogni partita in maniera speciale, un qualcosa che non era da tutti, e credo che anche noi dobbiamo prenderlo come modello. Voglio ringraziare i tifosi perché questa settimana è stata molto difficile e loro ci sono sempre stati vicini e ci hanno incitato. Per noi questo è stato importante perché in questo momento difficile abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».