fondazione mps.jpgIl Ministero dell’Economia ha sollecitato la Fondazione Mps ad una rapida soluzione al nodo delle nomine dei vertici. Secondo quanto affermano fonti del Mef, il Ministero avrebbe inviato una lettera alla Fondazione Mps nella quale chiede le ragioni del ritardo nelle scelte e cosa si sta facendo per rimediare.

Verifica sulla disponibilità dei consiglieri La Fondazione Mps sta operando per «verificare la disponibilità» dei membri della Deputazione Generale ad anticipare la riunione per la scelta dei nuovi vertici, fissata per il 22 agosto. Fonti vicine alla Fondazione spiegano così quanto sta avvenendo in queste ore a Palazzo Sansedoni dove è arrivata la lettera del ministero dell’Economia che chiede una veloce soluzione all’indomani dell’ennesima ‘fumata nera’ sul nome del nuovo presidente e dei consiglieri della Deputazione amministratrice. La verifica sulla possibilità di anticipare la Deputazione Generale del 22 agosto, secondo le stesse fonti, «era iniziata ancor prima dell’arrivo della lettera del Mef. La verifica si completerà nei prossimi giorni. Solo a quel punto sarà inviata una risposta ufficiale al Ministero» dice ancora chi è a conoscenza del dossier.

Nessun ultimatum Non c’è nessun ultimatum nella lettera inviata dal Ministero dell’Economia alla Fondazione Mps dopo la mancata nomina del sostituto di Antonella Mansi alla guida dell’Ente. E’ quanto sostiene una fonte vicina alla Fondazione. «Il Ministero – spiegano da Siena – nella prima parte della lettera chiede un resoconto di quanto successo martedì scorso. Poi sollecita i consiglieri a procedere alla nomina dei nuovi vertici ma senza indicare scadenze». Sempre secondo quanto si apprende sono già partite le prime telefonate da Palazzo Sansedoni: ad alcuni consiglieri è stata chiesta la disponibilità ad anticipare la riunione convocata per il 22 agosto. Alcuni avrebbero detto subito «sì», altri condizionano la risposta positiva solo a un accordo: «se mi fanno votare per Bettina Campedelli – spiega uno di quelli che evidentemente hanno sostenuto la docente veronese e detto no a Marcello Clarich, anche lui professore universitario ma alla Luiss di Roma – per me la riunione si può tenere anche domani. Altrimenti, per uscire con una nuova fumata nera, non ha senso. Sarebbe solo un’altra figuraccia». Da domani, quando saranno effettive le dimissioni di Antonella Mansi, a convocare la Deputazione generale sarà il consigliere anziano Riccardo Campa. E sarà sempre lui a presiedere la prossima riunione, qualsiasi sia la data che alla fine delle telefonate verrà scelta.