Strappo tra il gruppo politico locale e il direttivo nazionale del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. A creare una frattura che sembra insanabile la “chiacchierata” candidatura dall’alto di Leonardo Franci nel collegio uninominale di Siena. I pentastellati senesi si dicono «in imbarazzo» per la scelta di un candidato già passato agli onori delle cronache per essere stato nelle liste di centrodestra a Montevarchi e Bucine, nella provincia di Arezzo, oltre che avere la tessera della Lega Nord. Dettagli che in effetti cozzerebbero con il ferreo regolamento del Movimento. Dunque a Siena i grillini non voteranno per il “loro” candidato? E Di Maio e Grillo nulla hanno da dire sullo strappo dei militanti di quella città dove sorge quel Monte dei Paschi che, da tempo, è l’ariete della campagna elettorale pentastellata? Eppure non sono trascorsi neppure 5 anni da quando, nel maggio 2013, sbarcò a Siena Beppe Grillo per lanciare la volata a sindaco di chi oggi “firma” la frattura.
Qui di seguito la nota stampa del Movimento Siena 5 Stelle:
Indubbiamente il passaggio delle cosiddette “Parlamentarie”, ovvero la formazione di inopportuni “listini bloccati” che una pessima legge elettorale costringe a fare, ha avuto risultati sorprendenti, e in alcuni casi non soddisfacenti, con strascichi polemici che rischiano di penalizzare il risultato elettorale.
Trovarsi tra i candidati del proprio collegio personaggi non espressione dei territori, anche sconosciuti che non hanno mai svolto con il dovuto impegno il ruolo di attivista (ma anzi in alcuni casi avendo atteggiamenti anche in qualche forma ostili agli stessi portavoce eletti), o comunque persone considerate divisive, o “chiacchierate” a livello personale o imprenditoriale, anche per esperienze in altri partiti, è una cosa che mette in serio imbarazzo chi ancora crede nei valori fondanti del MoVimento 5 Stelle.
Stessi dubbi per chi ha solo l’obiettivo di un “posto al sole”, o incompatibilità per qualsiasi tipo di mancato rispetto delle regole del Movimento, sui quali non può essere fatta alcuna deroga.
Siamo convinti che il Movimento 5 Stelle debba essere proprio questo: un contenitore di valori e di metodi nuovi, che devono servire per arrivare al cambiamento di un sistema con enormi debolezze e carenze, e a riportare nei cittadini quella fiducia e quella stima nelle Istituzioni che ad oggi appare molto, o del tutto, compromessa.
In questo contesto pensiamo che la scelta dei portavoce che poi rappresenteranno il Movimento e tutti i suoi attivisti, debba avere regole del tutto trasparenti, che partano dal basso, ovvero dai territori, profondi conoscitori sia dei veri attivisti che degli eventuali candidati. Ribadiamo che la scelta di questi deve essere basata su fiducia totale e fatti certi in materia di merito e competenze, oltre alla chiara appartenenza al Movimento 5 Stelle, certificato da attivismo e impegno quotidiano nei propri territori.
Non possiamo certo pensare che possa essere accettato il principio della “scelta dall’alto”, per conoscenza personale, o per lo sguardo a chi detiene ruoli di primo piano come rappresentanti di aziende, o società sportive, o similari: abitudini che lasciamo volentieri ai partiti tradizionali.
Per quanto riguarda il collegio di Siena riteniamo estremamente inopportuno e grave il fatto di non avere espresso alcun esponente appartenente alla cultura del territorio, in un momento in cui anche le altre forze politiche hanno proceduto con analogo censurabile comportamento. Cosa aggravata dal fatto che alla provocatoria candidatura del Ministro dell’Economia e Finanze Padoan da parte del PD, andava sicuramente contrapposta una figura con storia personale, specifiche e professionalità importanti, anche all’interno del MoVimento Siena 5 Stelle, invece di una figura sconosciuta al territorio e con trascorsi politici e professionali quantomeno opinabili.
Rimaniamo tuttavia orgogliosi di essere, ad oggi, l’unica forza politica che, in questi 12 anni di attività sul territorio, ha avuto il coraggio di battersi per la verità su quanto accaduto alla Banca MPS. E continueremo a farlo.