Si estende alla ricerca e sperimentazione clinica no profit, con particolare attenzione ai farmaci orfani, la collaborazione tra Regione Toscana e Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Lo prevede un’intesa siglata dall’assessore alla sanità della Toscana Stefania Saccardi e da Gian Carlo Anselmino, direttore dell’Agenzia industrie difesa. L’accordo, illustrato anche da Antonio Medica, direttore del Farmaceutico militare, avrà una durata di 2 anni, con possibilità di revisione annuale, e prevede un’intensificazione della collaborazione già in atto con la Toscana, sviluppata finora nell’ambito della produzione di cannabis terapeutica. In particolare la collaborazione, anche su impulso del Ministro della Difesa Roberta Pinotti si spiega in una nota, «si rafforzerà per quanto riguarda informazione e formazione sui farmaci cannabinoidi e si allargherà al fronte della ricerca, in particolare per quei farmaci orfani sui quali non c’è investimento da parte delle aziende».

Il ruolo dei medici cannabis Nello specifico l’accordo prevede che Regione e Farmaceutico militare attivino sinergie utili allo sviluppo della ricerca biomedica e farmaceutica, con particolare attenzione al sostegno della sperimentazione no profit per farmaci orfani per malattie rare o neglette, in linea con i programmi e le strategie regionali in materia; un’adeguata informazione sull’utilizzo e le caratteristiche dei farmaci cannabinoidi attraverso il Centro di ascolto regionale, e un’adeguata informazione e orientamento sul corretto processo di prescrizione e distribuzione dei farmaci orfani prodotti dal Farmaceutico militare, monitorandone il percorso dal medico prescrittore all’utente finale. L’Uvar – Ufficio regionale per la valorizzazione dei risultati della ricerca biomedica e farmaceutica – farà da supporto al coordinamento e alla realizzazione delle linee strategiche e delle attività previste dall’intesa. Per Anselmino, questo protocollo «è importante soprattutto per i malati che tutti i giorni si trovano a dover affrontare una malattia rara: compito delle autorità e delle istituzioni è non far cadere nell’oblio le loro storie, le loro difficoltà, le loro sofferenze». In tal senso, «un ruolo importante è quello che possono svolgere i media, ai quali ha chiesto aiuto per non far sentire soli i malati e i loro familiari». Saccardi, dopo aver sottolineato come l’importanza del Farmaceutico militare «per Firenze, per la Toscana, e anche a livello nazionale», ha spiegato che la Regione metterà a disposizione dello Stabilimento «le professionalità del Centro di ascolto regionale, che già lavora a supporto dei percorsi che riguardano malattie rare e oncologiche, e che ora sarà in grado di rispondere anche ai cittadini sull’uso terapeutico della cannabis, favorendo un dialogo costruttivo con i medici cannabis, favorendo un dialogo costruttivo con i medici cannabis, favorendo un dialogo costruttivo con i medici responsabili del progetto terapeutico».