Il Teatro Poliziano di Montepulciano (Siena)sa essere uno spazio di riflessione. Giovedì 18 gennaio, ore 21.15, è infatti in programma per la prima volta in Toscana “Lampedusa” di Anders Lustgarten.
Lo spettacolo Il volto noto di Fabio Troiano e il talento di Donatella Finocchiaro interpretano un testo che mette a confronto la vita di un pescatore siciliano, ormai impegnato a recuperare i corpi dei profughi annegati in mare, con quella di una donna immigrata di seconda generazione (una marocchino-italiana) che riscuote crediti inevasi per una società di prestiti. Sulla vicenda, incombe sempre la paura dell’altro e lo spettro degli attentati nel cuore delle nostre città. L’autore riesce drammaturgicamente a realizzare due monologhi intrecciati. Uno viene da Stefano, un pescatore italiano che esordisce con “Il Mediterraneo è morto” e che ora si guadagna da vivere recuperando i corpi dei migranti annegati nella pericolosa traversata dal Nord Africa verso l’Italia. La storia di Stefano è completata da quella di Denise, giovane di razza mista che si mantiene gli studi lavorando come esattore. Condannata per sempre al ruolo di outsider in Europa, sostiene che i marocchini sono “i primi ad essere partiti e gli ultimi tra gli immigrati ad essere considerati”. Il testo di Lustgarten è sorprendentemente un racconto sulla sopravvivenza della speranza. Il personaggio di Stefano cattura tutta la rabbia e il risentimento di un uomo che, anche nei suoi sogni, è ossessionato dalla morte, ma che lotta in qualche modo per non essere sopraffatto dalla abitudine a farci i conti e che infine è conquistato da un gesto di amicizia. Denise trasmette allo stesso modo l’amarezza di un contrasto culturale tra provenienza e paese di adozione, ma anche la volontà di arrendersi a un atto di amore e carità inaspettato.