Scuole belle, scuole sicure, scuole nuove. La Provincia di Arezzo ha presentato un piano di edilizia scolastica che prevede 14 milioni e mezzo di euro di investimenti e nel frattempo sta avviando lavori di ristrutturazione per oltre due milioni e mezzo di euro.
Il piano di edilizia nazionale e il patto di stabilità Le scuole secondarie restano in carico alle Province: «Dobbiamo dare atto al premier Matteo Renzi di aver riportato il tema dell’edilizia scolastica nel cuore dell’agenda politica, con un piano a livello nazionale che prevede un miliardo di investimenti – ha dichiarato l’assessore provinciale all’edilizia scolastica Francesco Ruscelli – Fino ad ora però il piano ha riguardato solo le scuole a gestione comunale, elementari e medie, mentre le Province, che continueranno comunque ad occuparsi di questa materia anche dopo la riforma, non sono state coinvolte. Bisogna però ricordare che sono oltre due milioni e mezzo gli studenti delle scuole superiori in Italia, 16mila dei quali nel nostro territorio. Noi abbiamo inviato, così come la altre Province, un elenco di interventi che potrebbero partire a breve, per un totale di 14milioni e mezzo di euro di investimenti, ma nel frattempo non stiamo con le mani in mano e, anzi, proprio in questi giorni abbiamo dato il via a cantieri per oltre due milioni di euro».
Gli interventi Il quadro degli interventi prevede la ristrutturazione dei locali di via Garibaldi del Liceo Classico di Arezzo per 1.280.000 euro; l’adeguamento dell’IPSIA di Arezzo per 440.000 euro; la manutenzione dell’ITC di Sansepolcro per 400.000 euro; il recupero copertura del Liceo scientifico di Poppi e dell’ITIS di Arezzo per complessivi 460.000 euro. A questi vanno poi aggiunti i lavori cominciati nei mesi precedenti e tutt’ora in corso, e cioè l’adeguamento sismico dell’ITC di Poppi e del Liceo di Sansepolcro per complessivi 3.370.000 euro, e quelli che stanno per essere appaltati riguardanti la manutenzione del Liceo di Cortona per ulteriori 300.000 euro, per un totale di 6.250.000 euro, buona parte dei quali di risorse proprie dell’ente.
Gli interventi possibili se l’edilizia fosse fuori dal Patto di Stabilità «Altri sono gli interventi che potrebbero essere fatti se anche per le Province l’edilizia scolastica fosse tolta dal patto di stabilità così come è avvenuto adesso per i Comuni – ha proseguito Ruscelli -. Questo infatti ci consentirebbe di intervenire sull’ITC di Arezzo, ad esempio, con un primo lotto per 600.000 euro». A questi si sommano lavori per 8 milioni e duecento mila euro che riguardano il recupero delle coperture di più strutture, tra cui quella del Liceo Sociopsicopedagogico di Arezzo, della succursale del Liceo Scientifico di Sansepolcro, della palestra del Liceo di San Giovanni Valdarno e del convitto dell’ITA delle Capezzine a Cortona per un ammontare di 950.000 euro; l’adeguamento del Liceo Classico e del Convitto di Arezzo 600.000 euro, l’ampliamento del Liceo di Montevarchi per 2 milioni e 100.000 euro, l’ampliamento del terzo lotto dell’ITIS di Arezzo per 7 milioni di euro e infine la ristrutturazione del secondo lotto dell’ITC di Arezzo per 3 milioni e 200.000 euro.
Responsabilizzare le scuole per ridurre le spese di manutenzione ordinaria e gestione «Abbiamo avuto un incontro in questi giorni con i presidi – prosegue l’assessore Ruscelli – nel quale abbiamo proposto soluzioni nuove attraverso le quali, con una gestione diretta, gli istituti secondari se opereranno dei risparmi sui costi standard preventivati, calcolati su una media di consumi degli ultimi 10 anni potranno trattenere il 75% di quanto risparmiato. In poche parole se un liceo riesce a risparmiare 10.000 euro di costi, 7.500 li trattiene e li spende liberamente per il proprio istituto e i restanti 2.500 li versa alla Provincia. Al contrario se la gestione sfora il budget di spesa preventivato, paga la differenza alla Provincia. Siamo così convinti di stimolare e responsabilizzare le scuole, che infatti hanno accettato tutte di buon grado».