Giusto il tempo di stappare lo spumante, mangiare un paio di tartine, abbracciare i parenti e qualche amico, ed i giocatori della Fiorentina nelle scorse ore sono già tornati sul campo ad allenarsi in vista dell’anticipo che venerdì prossimo allo stadio ‘Franchi’ di Firenze, a partire dalle ore 20:45, affronterà l’Inter guidata dal toscano Luciano Spalletti. Viola reduci dal pareggio agrodolce contro il Milan, ottenuto nel penultimo giorno del 2017, e che non ha tolto il grigio di un’annata fino ad oggi caratterizzata da troppi alti e bassi se è vero che con i rossoneri è arrivato da una parte il settimo risultato utile consecutivo in campionato (cinque pareggi e due vittorie), ma dall’altra non ha consentito a Simeone e compagni di avvicinare quel sesto posto che porterebbe ad una qualificazione alle prossime coppe europee. L’Inter dunque per cominciare un girone di ritorno che sarà segnato nella prima parte da una sessione di mercato da poche ore riapertasi e poi dall’analisi sia di una vicenda nuovo stadio ancora tutta da definire, così come quella dei rapporti fra la famiglia Della Valle ed i tifosi viola, con ancora durissimi cori soprattutto della curva ‘Fiesole’ sabato scorso nei confronti dei proprietari del club gigliato.

Riposo dopo l’Inter «Non abbassiamo la tensione, si abbasserà solo dopo la partita con l’Inter quando avremo un po’ di riposo-ha raccontato nelle scorse ore l’esterno sinistro gigliato, Cristiano Biraghi -. Sicuramente sarà una gara difficile perché i nerazzurri anche se hanno problemi ultimamente, hanno un gioco più organizzato e più qualità rispetto al Milan. Pensiamo all’Inter, giocheremo in casa nostra dove non abbiamo mai sofferto nessuna squadra e quindi anche lì cercheremo di fare la partita». Per Cristiano Biraghi la sfida all’Inter si preannuncia una partita con una fetta significativa sol suo passato calcistico. «Non è una partita come le altre per me però non è la prima volta che gioco contro l’Inter quindi diventa una partita fra virgolette normale» ha proseguito l’esterno sinistro gigliato.

Capitolo stadio Tornando alla vicenda stadio i primi giorni del 2018 dovrebbero segnare anche la decisione da parte del comune di Firenze di concedere alla Fiorentina la annunciata proroga per la presentazione del progetto definitivo per il nuovo stadio. «Io credo che sia la Fiorentina che il comune di Firenze debbano fare ciascuna la propria parte in parallelo con l’obiettivo condiviso di arrivare entro il 2021» alla realizzazione di un nuovo stadio a Firenze.  «Quindi – ha sottolineato il sindaco Dario Nardella – ci diamo anche noi questo obiettivo, è un obiettivo raggiungibile e lavoriamo per questo». Sulla possibile proroga da dare alla Fiorentina per la presentazione del progetto definitivo per un nuovo stadio a Firenze «non era previsto che si decidesse oggi per il semplice fatto che l’integrazione al progetto per lo stadio è arrivata un paio di giorni fa – ha aggiunto Dario Nardella -. I tecnici sono al lavoro, si tratta di materiale molto voluminoso e questa è già una buona notizia perché la Fiorentina ha rispettato il termine del 31 dicembre per consegnare la documentazione sul progetto. Ora i tecnici del Comune ci dovranno far sapere a che stato di avanzamento è arrivata la progettazione dello stadio, in base a quello valuteremo se e quanto tempo in più darci per il progetto finale da consegnare. Fino a quando non saranno viste completamente le carte consegnateci non possiamo sapere lo stato di avanzamento sul progetto» per il nuovo stadio a Firenze. «Manca ancora il progetto definitivo? Questo ce lo possono dire solo i tecnici, sulla base della progettazione che ci viene consegnata noi valuteremo se e quanto in tempo in più dare alla Fiorentina per la presentazione del progetto definitivo». E a chi gli ha chiesto se, come da indiscrezioni di stampa, vi siano diversità di vedute per un possibile nuovo stadio a Firenze fra Palazzo Vecchio e la Fiorentina, Dario Nardella ha risposto: «Noi lavoriamo perché non vi siano difformità di vedute».