Respinta la richiesta di patteggiamento a 4 anni di pena presentata dal legale difensore di Ferdinando Minucci, ex presidente ed ex gm della Mens Sana Basket, nel corso dell’udienza preliminare relativa all’inchiesta ‘Time Out’ condotta dalla Procura di Siena sulla plurititolata società di basket fallita nel luglio del 2014. Il Gup del tribunale di Siena Roberta Malavasi ha rigettato la richiesta che era stata presentata il 19 ottobre perché Minucci non ha estinto i debiti tributari relativi ai fatti costituenti reati tributari che gli sono contestati. Minucci è infatti a processo insieme ad altre 13 persone, a loro sono contestati 33 reati a vario titolo e in concorso: dall’associazione a delinquere al riciclaggio e alla ricettazione, frode fiscale, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa denuncia, false comunicazioni sociali e ricorso abusivo al credito. Secondo l’accusa, attraverso la collaborazione tra la Mens Sana Basket, la Essedue Promotion e la Brand Management di Rimini e la Best Solution di Siena, sarebbe stato messo in piedi un complesso meccanismo che avrebbe consentito, anche con pagamento in nero su conti esteri e false fatturazioni, di remunerare i giocatori, alterare i bilanci e trarre profitto personale. Minucci proseguirà il processo con rito ordinario.
Respinti altre 3 patteggiamenti Oltre alla richiesta di patteggiamento di Minucci, il Gup Malavasi ha respinto per lo stesso motivo anche quelle che erano state presentate dai legali difensori di Olga Finetti, ex segretaria generale della Mens Sana (3 anni di pena e 181mila euro di condotta riparatoria); Cesare Lazzeroni, ex presidente della Mens Sana (1 anno e 10 mesi e 100mila euro); Jacopo Menghetti, ex ds della società di basket senese (1 anno e 6 mesi). Tutti e 3 gli indagati hanno scelto di procedere con rito abbreviato.
Udienza rinviata al 25 gennaio Il Gup deve ancora decidere invece se valutare congrue le richieste di patteggiamento di Paola Serpi, ex vice presidente della Mens Sana (3 anni e 80mila euro) e Luca Anselmi, ex Ad della Mens Sana (2 anni e 50mila euro). L’udienza è stata rinviata al 25 gennaio. Tra gli altri indagati due quelli che avevano già scelto il rito abbreviato: Stefano Sammarini e Nicola Lombardini, titolare e socio di Essedue Promotion. Per loro il Pm Antonino Nastasi ha chiesto rispettivamente 4 anni e 6 mesi e 2 anni di pena. Cinque gli indagati che non hanno scelto riti alternativi. Federica Minucci, figlia di Ferdinando Minucci e socia della Best Solution; Pierluigi Zagni, legale rappresentante della Best Solution; Rosanna Mereu, ex moglie di Minucci; Alessandro Terenzi, commercialista della Essedue Promotion e Stefano Bisi, vicedirettore de Il Corriere dell’Umbria al tempo dei fatti contestati.