Fiori, un minuto di silenzio ed ancora tanta commozione. Si è svolta così, stamani in piazza Dalmazia a Firenze, la commemorazione di Samb Modou e Diop Mor, i due senegalesi ammazzati dal killer razzista, fascista e simpatizzante di Casa Pound Gianluca Casseri a Firenze il 13 dicembre del 2011.

La cerimonia Alcune decine le persone che hanno preso parte alla cerimonia, stamani: tra queste anche la vedova di Samb, rappresentanti della comunità cattolica ed ebraica, e di partiti di sinistra. È stato letto un messaggio del rettore dell’ateneo fiorentino Luigi Dei, impossibilitato ad essere presente al momento di ricordo. «Samb e Diop sono stati uccisi per il colore della loro pelle – ha detto nel suo intervento il sindaco Dario Nardella – c’è un fiume carsico, che comincia a riemergere, di razzismo e paura. Alimenta la guerra contro i diversi sfruttando i timori dei più deboli: è un pericolo che va estirpato e non è accettabile che sia usato nella battaglia politica. pane per i professionisti dell’odio, non può esserci tolleranza per questo». Per la comunità senegalese ha poi preso la parola Diye Ndiaye: «Per colpa di Casseri uno dei senegalesi da lui feriti, Mustafa, non ricamminerà mai più. Grazie alle istituzioni, però, Mustafà ha avuto una casa. Le istituzioni ci sono state vicine – ha aggiunto – ogni anno siamo qui tutti insieme. Ma dobbiamo essere vigili contro il razzismo, perché sta tornando; dobbiamo essere noi in prima fila contro questo fenomeno che sta rialzando la testa». «Con la memoria e nel nome dei nostri fratelli uccisi – ha concluso l”imam di Firenze e presidente dell’Ucoii Izzedin Elzir – dobbiamo lottare per la libertà dall’odio: questo è un momento di riflessione, dobbiamo essere i pompieri di quello che sta accadendo e spegnere con la nostra responsabilità il focolaio di ogni razzismo».

Istigazione alla violenza «Se continua nel paese questo clima di razzismo, intolleranza e istigazione alla violenza, quello che è successo a Firenze può riaccadere in qualunque altra parte d’Italia – ha dichiarato ancora Nardella – Non si può giocare con l’istigazione alla violenza: e mi dispiace molto non vedere qui forze politiche di destra, magari anche Salvini e Meloni, che hanno minimizzato il comportamento inaccettabile dei 4 naziskin a Como, dicendo che sono dei ragazzi e che quello che è successo non era un problema. Alimentare questo clima di intolleranza e odio può essere una molla pericolosissima la gente è spaventata, i cittadini non vogliono questa situazione di intimidazione, intolleranza e razzismo. Firenze è una città libera e democratica. Il nostro impegno per il rispetto delle regole da parte di italiani e stranieri non è mai venuto meno. Ma chi usa questi argomenti per giustificare o minimizzare qualunque atto che abbia fine intimidatorio sa bene che rischia di far piombare il nostro paese in una guerra fratricida».