Gli ex vertici di banca Mps Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri sono stati assolti in appello questa mattina dalla Corte di Firenze per l’inchiesta sulla ristrutturazione del derivato Alexandria. In primo grado i tre imputati erano stati condannati a 3 anni e mezzo di reclusione oltre a 5 anni di interdizione. In aula al momento della lettura della sentenza era presente solo Baldassarri.

Non fu ostacolo alla vigilanza I tre sono stati assolti perché «il fatto non costituisce reato». Di fatto i giudici hanno accolto la tesi delle difese che avevano sottolineato come il ‘mandate agreement’, il contratto stipulato dalla banca senese con quella giapponese di Nomura per la ristrutturazione di Alexandria, fosse sempre stato a disposizione degli ispettori di Banca d’Italia perché contenuto nel ‘Deed Of Amendment’, ossia l’integrazione di quel contratto con Nomura che per i giudici di primo grado era stato invece occultato nella cassaforte dell’ex dg Vigni dove venne trovato solo nell’ottobre del 2012.