«Il Cda di Sei Toscana, convocato appositamente dal Presidente, ha preso atto nella seduta odierna della delibera dell’Assemblea dei Soci dello scorso 11 settembre decidendo di non apportare alcun cambiamento all’attuale remunerazione degli incarichi percepiti dagli amministratori». E’ quanto si legge in una nota di Sei Toscana che precisa che «contestualmente il Cda ha ritenuto opportuno richiedere ai Soci di esprimersi attraverso una nuova delibera dell’Assemblea».

La precisazione delle cifre e la replica al Prefetto La nota è anche l’occasione per precisare che «il budget massimo per i compensi agli amministratori è fissato in 180mila euro all’anno, non 300mila come erroneamente riportato, e che ne sono effettivamente utilizzati 160mila», smentendo alcune cifre circolate nei giorni scorsi sui media. Sei Toscana, inoltre, risponde implicitamente anche alla nota inviata dal Prefetto di Siena Armando Gradone:  «Come di consueto, in occasione di ogni convocazione degli organi societari anche in data 28 agosto ultimo scorso è stata cura della Società trasmettere agli Amministratori straordinari l’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci convocata per il successivo 11 settembre – si legge nella nota –  indicando, al punto 3, l’”esame dei compensi dell’organo amministrativo” senza peraltro ricevere dagli Amministratori straordinari indicazioni particolari»

Il presidente Paolini: «Soddisfatto della linea del Cda» «Sono soddisfatto che i componenti del Consiglio abbiano sposato questa linea, rimandando ai Soci la decisione relativa ai compensi – afferma il presidente di Sei Toscana, Roberto Paolini –. Una scelta questa che consentirà ai Soci di confrontarsi nuovamente in sede assembleare e trovare così una nuova soluzione capace di rispondere in modo adeguato anche alle istanze pervenute in questi giorni dalla componente pubblica della Società. Sono dispiaciuto degli attacchi che ultimamente abbiamo subito, ma l’obiettivo rimane quello di lavorare duramente per garantire lo svolgimento quotidiano del servizio sul territorio, avvalendosi della professionalità e delle competenze dei mille dipendenti della Società».