La notizia Ha offerto droga a tre allievi marescialli dei Carabinieri in libera uscita, che lo hanno bloccato e hanno chiesto l’intervento dei militari del 112, facendolo arrestare. A finire in manette, ieri nella zona di piazza Santa Croce, nel centro di Firenze, un 37enne del Marocco, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine.

Il commento dei ragazzi Lucia: «Ma davvero? Ma è una notizia o una vignetta?». Silvia «Io son d’accordo con Lucia, se vendessi la cocaina mi farei arrestare subito, non scapperei nemmeno, mi farei arrestare subito».

Franco: «Io mi arrenderei all’evidenza». Lucia: «A me questo tipo sembra un po’ infantile. Ora lo so che questi erano in borghese e lui non se n’è accorto, sennò, porco mondo! Poi dico anche che uno così, senza fissa dimora, ma se va a fare una cosa come quella di spacciare, era stato costretto. A volte le persone sono anche molto orgogliose e non chiedono aiuto».

Franco: «Oppure si tratta di vergogna o semplice difficoltà». Samanta: «Mia sorella fa il medico e quando vedeva per la strada i senzatetto gli dava da mangiare, non per tutti è così. Lei li aiutava per lavoro, li soccorreva e gli dava roba da mangiare. Io dico che non sempre è facile aiutare queste persone, ogni tanto io ho saputo che li aiutano, ma non sempre loro questo aiuto lo vogliono. Ho capito questo, non è facile aiutarli e fargli fare un’altra vita».

Lucia: «Io credo che se tu vuoi aiutare qualcuno, lo devi fare in punta di piedi, con delicatezza». Franco: «Certe volte se non t’imponi non ottieni nulla. Diciamo che dipende dal momento. A volte ci vuole la pacatezza, a volte bisogna essere un po’ più duri. Poi lui ha incontrato i Carabinieri. E’ stato un bischero. Certo che a spacciare tu rischi tutto, anche la vita».

Diciamo che bisognerebbe che la società fosse più vicina davvero a queste persone, per aiutare anche loro, perché se un individuo è costretto a spacciare, addirittura ubriaco, è logico che vada a impelagarsi in pericoli e rischi. Lui ha sbagliato certamente a scegliere quella strada, ma il mondo fatto così com’è non lo ha aiutato affatto. Ci sembra, da quello che vediamo ogni giorno alla televisione, che si debba essere buoni solo a Natale o a Pasqua, ma di questa gente ai margini ci si dimentica troppo alla svelta e non ci si cura di loro a sufficienza.