Il giorno tanto atteso per l’Isola del Giglio è arrivato e si è portato via il relitto della Concordia che da 900 giorni giaceva indesiderato sulla punta della Gabbianara. Oggi è successo tutto in fretta, abituati al ritmo lento dei giorni scorsi. Si prevedeva una manovra di quattro o sei ore e, invece, non erano ancora le nove della mattina che già la nave si era distaccata dalla Gabbianara. Le immagini dal porto che inquadrano questo gigante dimostrano il rapporto di grandezze tra il molo rosso e questo Gulliver dei mari, tenuto fermo da cavi d’acciao e finalmente slegato da umani lillipuziani.
Tufata e rintocchi per chi non tornerà
Con la manovra di rotazione la Concordia, docilmente, si è fatta ruotare prima di 90 gradi con la prua verso l’Argentario e poi di altri 90 gradi verso est. A quel punto, ben in vista per non tradire tutta questa storia che è stata sotto i riflettori fin dai primi momenti, si è lasciata immortalare da telecamere e fotografi. È sembrata proprio nella posizione di dare il saluto a quell’Isola e a quegli uomini che per tutti questi mesi su di lei hanno vegliato. Ha suonato la sirena e poi un rimorchiatore ha preso a sparare in cielo altissimi getti d’acqua, come lacrime di gigante. A poppa, invece, una piccolissima imbarcazione esultava di gioia facendo cerchi nel mare. Immediata la risposta da terra a cotanto saluto, con le sirene di tutte le barche presenti a fare la tufata e i rintocchi a distesa delle campane della chiesa dei santi Lorenzo e Mamiliano al Porto e di san Pietro al Castello. Un omaggio di buon viaggio per chi parte per non tornare.
Cinque giorni di sfilata nel Tirreno Poco dopo le undici, quindi, è iniziata la navigazione verso Genova, ad una velocità di 1,9 nodi. L’arrivo previsto è per le prime ore di domenica 27 prossimo, cinque giorni di navigazione nel Tirreno che saranno, senza dubbio, seguiti come lo fu il viaggio del treno che portava il feretro del Milite Ignoto a Roma. La storia della Concordia, sembra dunque finita qui.
«Sensazione bruttissima. Nulla resti impunito» Non finisce qui certamente per i naufraghi di quella notte che si poteranno dietro per chissà quanto quel ricordo. «Provo oggi una sensazione bruttissima con tanta rabbia dentro. Il mio ricordo va alle vittime. La Magistratura sta facendo la sua inchiesta ma spero che il responsabile, i responsabili paghino per questa tragedia assurda, paghino per i morti e nulla deve restare impunito. Lo scoglio non doveva essere preso», ha commentato alla agenzia Adnkronos il musicista catanese Antonello Tonna, uno dei superstiti della Costa Concordia.
«La tragedia non si cancella. Purtroppo» Eppure un forte segno è rimasto anche negli uomini di Costa Crociere. Durante la conferenza stampa, Beniamino Maltese, vicepresidente della società genovese, con gli occhi lucidi e il tono della voce sensibilmente commosso ha detto che «per noi è una giornata di grande commozione. Dal primo giorno il nostro pensiero è stato alle famiglie. L’orologio purtroppo non si ferma, non si riporta indietro e la tragedia non si cancella, ma quello che si poteva fare abbiamo cercato di farlo».
«Ora via tutti dalla Toscana» Rimane tuttavia ancora il tempo per qualche polemica. È il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, assente al Giglio ma con la promessa che arriverà nei prossimi giorni. «Io c’ero il 14 gennaio al Giglio gli altri ‘dal Governo’ sono arrivati diversi giorni dopo a livello nazionale. Sono arrivati dopo tanto tempo. Quella mattina c’erano solo i gigliesi, l’Asl, i toscani. Navighino in un mare di pace e senza tempo, raggiungano Genova e si chiuda qui questa vicenda dolorosa nella quale tutta la Toscana si è comportata molto bene», ha detto rispondendo alle polemiche dei giorni scorsi con il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli.
Nick, il capitano amato dai gigliesi Intanto, nel Porto dal pomeriggio la tensione è cominciata a scendere e tutti continuano a guardare quel punto tra i fari rosso e verde per cercare tracce del relitto che ormai ha lasciato l’Isola e naviga, lento moto, verso il suo destino. Sulla Concordia, scortata da barche di tutti i tipi, c’è ancora lui, Nick Sloane che stamani è stato assediato dai giornalisti al suo arrivo al porto. Calmo e serafico come deve essere un vero Capitano. «Una volta a Genova potremmo rilassarci», ha detto, ma mentre erano in corso le manovre mandava sms ai gigliesi con cui ha stretto sincera amicizia. «Tornerò presto per un bicchieretto, anzi due». E al Giglio si preparano a stappare Ansonaco per il loro amico sudafricano.