«Da un lato sono sorpreso, dall’altro però vedo che l’Imam ha compreso come funzionano le regole urbanistiche, visto che non stiamo parlando di un’opera pubblica, ma di una privata. Quindi è giusto che sia il soggetto interessato ad avanzare la proposta». Lo ha detto oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella in merito all’annuncio delle scorse ore dell’Imam di Firenze e presidente Ucoii Izzedin Elzir, che la comunità islamica, stanca di attendere, sarebbe andata avanti da sola nell’individuazione di uno spazio dove realizzare la moschea in città.

Il sindaco: «Mai negato nostra disponibilità a valutare proposte» «Noi non abbiamo mai, ripeto, mai negato qualsivoglia disponibilità a sedersi per valutare le proposte, anzi in passato ci siamo perfino spinti ad avanzare ipotesi che, come sapete, per diverse ragioni talvolta tecniche, talvolta economiche, non si sono realizzate» ha aggiunto Nardella. Un nuovo centro islamico, secondo il sindaco, dovrà «essere visto non come un problema dai fiorentini, ma come una soluzione al problema. Quindi è necessario coinvolgere anche la cittadinanza e fare valutazioni attente sull’impatto sociale, urbanistico, edilizio e sui flussi. Ho sempre detto, e lo ripeto, che oggi avare migliaia di cittadini musulmani che pregano nei sottoscala, nei garage, negli scantinati, è un problema non solo per loro ma per tutta la comunità in termini di sicurezza, poca trasparenza e quindi scarsi controlli e di condizioni igienico-sanitarie e sociali. Lo vediamo ogni anno e ogni giorno con quello che succede in piazza dei Ciompi».

L’assessore Bettarini: «Per noi non è cambiato niente» Sulle parole dell’Imam di Firenze è tornato anche l’assessore all’Urbanistica di Palazzo Vecchio, Giovanni Bettarini. «Per noi sulla moschea a Firenze non e’ cambiato niente – ha sottolineato l’assessore Bettarini – Ogni volta che la comunita’ ha avuto delle proposte le abbiamo valutate con attenzione. Quindi se hanno proposte concrete le avanzino e le valuteremo. Siamo noi che abbiamo proposto le aree, come successo nel caso di viale Europa dove la comunita’ musulmana non si e’ aggiudicata la gara per l’acquisizione dei terreni».