Lo aveva annunciato e così è stato. Questa mattina l’attore Paolo Hendel ha visitato il carcere di Sollicciano insieme ai Radicali italiani, Rita Bernardini, della presidenza del Partito Radicale, Tommaso Grassi, consigliere comunale gruppo “Firenze a Sinistra”, l’avvocato Eriberto Rosso, il cappellano del carcere don Vincenzo Russo e Massimo Lensi, dell’associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”. Il risultato è sintetizzato in una battuta del comico toscano. «A Firenze ci vorrebbe il carcere nuovo e non lo stadio. Ma i Della Valle non sono interessati».
Poi facendosi più serio ha detto che «si sbaglia molto a pensare che il carcere non riguardi tutti noi. Ci si può capitare tutti nella vita e bisognerebbe fare di tutto perché in questi luoghi ci siano condizioni umane dignitose». E per spiegare la situazione del carcere fiorentino Hendel ha fatto accenno al fatto che «quando uno viene condannato al carcere la sentenza non prevede la tortura e la sofferenza».
Intanto, in questi giorni sono arrivati come annunciato i 60 ventilatori forniti dalla Regione Toscana, anche se ancora manca l’ok dell’Asl, mentre le esigenze parlerebbero addirittura di oltre duecento, uno per cella.
«I ventilatori sono arrivati – ha detto Massimo Lensi – ma non sono attivi. Abbiamo potuto constatare anche oggi che il caldo dentro il carcere è veramente torrido. Qui manca tutto, e mi chiedo come sia possibile in questo modo recuperare la dignità delle persone, e dare un senso a strutture come questa». A sdrammatizzare, anche questa volta una battuta di Paolo Hendel. «Speriamo che questi benedetti ventilatori non glieli diano a dicembre perché sennò invece di risolvere il problema del caldo faranno venire il raffreddore ai detenuti».