«In Italia e’ ancora fortissima la tendenza a cementificare disordinatamente il suolo libero. Un consumo dovuto principalmente alla costruzione di nuove infrastrutture, di insediamenti commerciali e all’espansione di aree urbane a bassa densita’, senza dimenticare la marea grigia di cemento illegale». La denuncia di Legambiente arriva da ‘Festambiente’, manifestazione nazionale dell’associazione ambientalista che si svolge a Rispescia (Grosseto).

Anche tra Firenze e Pisa consumo di suolo I numeri di Legambiente sono eloquenti: «tra novembre 2015 e maggio 2016 le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 50 chilometri quadrati di territori ovvero, in media, poco meno di 30 ettari al giorno. In termini assoluti, il consumo di suolo ha intaccato ormai 23.039 chilometri quadrati del nostro territorio. Le aree piu’ colpite risultano essere le pianure del Settentrione, dell’asse toscano tra Firenze e Pisa, del Lazio, della Campania e del Salento, le principali aree metropolitane, delle fasce costiere, in particolare di quelle adriatica, ligure, campana e siciliana. Nel 2016, in 15 regioni viene superato il 5% di consumo di suolo con il valore percentuale piu’ elevato in Lombardia e in Veneto (oltre il 12%) e in Campania (oltre il 10%)».

Premio a Terricciola per aver bloccato speculazione immobiliare «La tutela del territorio – commenta Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente – è incompatibile con qualsiasi forma di condono edilizio. In un paese civile e democratico l’illegalità si combatte e non può essere autorizzata o giustificata con l’assenza o colpa della politica. E chi oggi continua a spingere sul tasto degli abusi di necessità vuole arrivare ad un nuovo condono edilizio» La vera sfida – conclude Zanchini – e’ oggi nella rigenerazione delle periferie, per portare qualita’ e sicurezza, per dare davvero risposta alla domanda di casa». In occasione di Festambiente sono stati anche premiati cinque Comuni che hanno scelto di puntare su stop a consumo di suolo e abusivismo: tra questi Lauriano (Torino) per aver trasformato un terreno edificabile in area agricola, attraverso una variante al Piano regolatore; Borgarello (Pavia) per aver bloccato la costruzione di un megamarket; Carini (Palermo) per la lotta all’abusivismo edilizio che ha portato a demolire villette realizzate abusivamente nel lungomare Cristoforo Colombo: Rescaldina, nel milanese, per aver salvaguardato 300.000 mq di suolo agricolo da un nuovo centro commerciale; Terricciola (Pisa) per aver bloccato un tentativo di speculazione immobiliare.