Mps ha chiuso il primo semestre 2017 con una perdita di 3,24 miliardi di euro, su cui hanno pesato 4 miliardi di euro di rettifiche su crediti, a fronte di un utile di 302 milioni realizzato nello stesso periodo del 2016. Continua la crescita dei depositi vincolati e dei conti correnti da clientela, saliti di 3,8 miliardi nel secondo trimestre e di 9,4 miliardi da inizio anno.
Aumenta la raccolta diretta A pesare sui conti anche la svalutazione di circa 30 milioni della partecipazione in Atlante. Il patrimonio netto post ricapitalizzazione precauzionale è pari a 11,3 miliardi di euro. Includendo l’operazione di aumento di capitale, il Cte1 è al 15,4% (1,5% escludendo gli impatti dell’aumento di capitale). Nel complesso, nel semestre i volumi di raccolta sono cresciuti solo dello 0,2%, toccando quota 203 miliardi di euro. Sono invece calati di 3,2 miliardi rispetto a fine marzo 2017. La raccolta diretta, che al 30 giugno 2017 si è attestata a circa 106,5 miliardi di euro, è aumentata di 2 miliardi rispetto a fine dicembre 2016, grazie alla componente commerciale. Rispetto al 31 marzo 2017 è invece in calo di 2,8 miliardi. La raccolta indiretta a fine giugno è stata di circa 96,6 miliardi, in flessione di 1,5 miliardi rispetto al 31 dicembre 2016 e di circa 0,3 mld di euro rispetto a marzo 2017. Per quanto concerne il risparmio gestito, che ammonta a circa 57,6 mld di euro, l’aggregato risulta in crescita sia sul dicembre 2016 che sul 31 marzo 2017.
Generali secondo azionista La nuova composizione di Mps vede lo Stato primo azionista con il 52,18% del capitale. Secondo azionista le Assicurazioni Generali con una partecipazione del 4,32% nel capitale dell’istituto senese. Mps detiene il 3,18% del proprio capitale.