Una grande cascata di sacchetti di spazzatura di colore blu a simboleggiare, metaforicamente, i mostri – economici, finanziari e ambientali – che animano l’Europa contemporanea con Caronte nell’intento di raccoglierne le anime. Sono i grandi cammini della storia come la Francigena e la Teutonica a fare da metafora all’unione dei popoli nel segno del blu, il colore dell’Europa per la 47/a edizione di Forme nel Verde inaugurata a San Quirico d’Orcia (Si) e curata da Gaia Pasi. Negli Horti Leonini disegnati nel 1580 da Diomede Leoni, la rassegna d’arte contemporanea presenterà – fino al 30 novembre – i lavori di 100 giovanissimi artisti studenti under 35 delle Accademie di belle arti di Carrara. Les chemins du bleu en Europe. Forme nel Verde sulla Francigena in Val d’Orcia, è dedicata alle vie che, attraverso i secoli, sono servite a costruire i legami tra le diverse popolazioni del continente europeo e quindi a dar forma all’attuale Unione Europea. «Quella di dare la possibilità ad oltre 100 giovani artisti di sprigionare la loro interpretazione artistica senza alcun filtro – ha detto il Sindaco Valeria Agnelli – era una scommessa, ed oggi possiamo dire di averla vinta. La narrazione che ci hanno regalato è quanto di più forte e autentico potessimo sperare». All’interno degli Horti, per l’occasione ‘Giardino d’Europa’, infatti, sono collocate una serie di sculture di animali e fauni che gravitano intorno ad una grande cascata, composta da sacchetti della spazzatura di colore blu. «L’interpretazione di questo Giardino d’Europa – ha spiegato Ugo Sani, assessore alla cultura – è tutta in chiave simbolico moralistica, una grande favola di Fedro in cui si muovono animali che recano con sé ciascuno una morale. Possiamo trovare mostri che si aggirano per l’Europa non possiamo dire di no, la visione può apparire fin troppo apocalittica ma le cronache di questi mesi ci raccontano proprio questo». Il percorso proseguirà a Palazzo Chigi (inaugurazione il 14 ottobre) con la mostra collettiva di bozzetti ‘Il ratto d’Europa’ e la collettiva di pittura ‘Il blu dell’Europa’. La rassegna, ideata nel 1971, ha avuto fin dagli inizi l’idea di portare le ‘opere nel verde’, facendo così transitare in Val d’Orcia i nomi più prestigiosi della scultura italiana ed internazionale come Pomodoro, Cascella, Sinisca, Somaini, ma anche Spender, Manzù e Tagliolini. La rassegna di quest’anno, patrocinata dalla Regione Toscana e realizzata nell’ambito di Toscanaincontemporanea2017, prende spunto dal progetto Interculturale Les chemins du bleu en Europe (le vie del blu in Europa) promosso dalla Fondazione Tagliolini che insieme al Comune di San Quirico d’Orcia, coinvolge i paesi partner Francia, Spagna, Portogallo e Romania.
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