Tutto pronto per la nascita delle tartarughe marine dalle uova che un grosso esemplare adulto ha depositato nella sabbia di Marina di Campo (Livorno), proprio tra gli ombrelloni dei bagni da Sergio e Paglicce, all’alba del 5 giugno.

Già predispostio il corridoio per raggiungere il mare  «I gestori del bagno da Sergio – si legge in una nota di Legambiente –  hanno già predisposto il corridoio sulla spiaggia per permettere alle tartarughine di raggiungere in sicurezza il mare, seguendo le disposizione del Centro per la biodiversità della Regione Toscana, di Arpat e dell’Università di Siena. L’Acquario dell’Elba e il Comune di Campo nell’Elba hanno provveduto a porre un cartello esplicativo su questo eccezionale evento naturale: la nidificazione di una Caretta caretta più a nord in Italia che si conosca.  Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha posizionato una telecamera di sorveglianza del nido che dovrebbe anche riprendere il momento in cui le tartarughine emergeranno dalla sabbia: Nei prossimi giorni il Parco Nazionale dovrebbe fornire volantini per informare turisti e campesi  e ospiterà gli esperti che affiancheranno i volontari di Legambiente, a partire dai biologi di Tartamare».

Il primo turno di sorveglianza è cominciato nella notte tra l’1 e 2 agosto e a svolgerlo sono gli scout della Compagnia  Nyiragongo del Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici Italiani (Cngei) di Pisa. «Anche il secondo turno sarà coperto da un altro gruppo di scout – spiega Isa Tonso, responsabile di Legambiente per i volontari per le tartarughe – mentre nel giorno che riteniamo più delicato, quello della festa patronale, a presidiare il nido sarà la Protezione Civile. I volontari saranno riconoscibili perché indossano pettorine con il cigno verde di Legambiente. Fortunatamente i volontari non mancano e i turni sono quasi tutti coperti, bisognerà solo vedere quando le tartarughine si decideranno ad uscire dal nido. L’attesa è forte. Ringraziamo tutti quelli che si sono impegnati, a cominciare dagli splendidi volontari e dai gestori dei bagni e dai bagnini e dal guardiano che ha segnalato la deposizione della tartaruga, che ormai sono diventati veri esperti di tartarughe marine».