«Il Comune di Pistoia non è disponibile ad accogliere altri immigrati. Sul nostro territorio i numeri sono già al di sopra della soglia prevista: adesso devono essere i Comuni della provincia, con dati negativi tra abitanti e persone accolte in strutture Cas e Sprar, a fare la propria parte». Così il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, che nei giorni scorsi ha avuto i primi contatti con il Prefetto di Pistoia, Angelo Ciuni, proprio sulla questione immigrati e accoglienza.

Il sindaco: «Da noi 55 profughi in più» Il sindaco, appena insediato, si è subito messo al lavoro per svolgere le necessarie verifiche su eventuali nuovi arrivi, ed ha quindi verificato anche il verbale di gara del 10 maggio 2017 relativo al bando della Prefettura per l’affidamento del ‘Servizio di prima accoglienza di cittadini stranieri extracomunitari richiedenti la protezione internazionale nella provincia di Pistoia’. Tra le offerte tecniche arrivate c’è quella del Consorzio Mc Multicons per una struttura al Nespolo (Pistoia), per un totale di 24 posti. Proprio su questo caso specifico il sindaco Tomasi ha incontrato alcuni residenti del Nespolo che il, 17 giugno, scorso avevano avuto la smentita dall’ex sindaco Samuele Bertinelli, affidata ufficialmente al suo staff, sulla possibilità di destinare l’immobile all”accoglienza, mentre il 5 giugno erano state davvero effettuate delle verifiche tecniche. «Il Comune di Pistoia – spiega il sindaco – ha fatto la sua parte accogliendo 55 persone in più rispetto a quanto previsto». Non è lo stesso per altri Comuni della provincia, che ad oggi hanno invece numeri negativi nel rapporto tra abitanti e persone accolte. «Adesso tocca a loro muoversi», ha sottolineato il sindaco.

Anche Firenze dice basta Anche Firenze, attraverso l’assessore all’immigrazione Sara Funaro, dice no a nuovi arrivi in città. «Siamo saturi, la nostra parte l’abbiamo fatta e la stiamo facendo, non siamo in grado di prendere in carico più nessuno: ora tocca agli altri. Fino a fine anno non sarà possibile cambiare le carte in tavola. Non siamo in grado e non vogliamo aprire nuove strutture di accoglienza, anche per la tenuta del tessuto sociale: siamo al limite, anche vista l’esperienza dell’estate scorsa». Proprio in questo senso la Prefettura di Firenze ha emesso una nota in cui si legge che «non è previsto l’arrivo di nuovi migranti in Toscana».