«In tema di infrastrutture e mobilità la Toscana oggi è più robusta, ma continua ad aver bisogno di una cura del ferro e anche di tanta concretezza, per passare dal dire al fare. Due terapie che le stiamo somministrando, con costanza ed in dosi massicce. Ed oggi siamo qui a darne conto». Sono questi i due assunti principali che hanno guidato la relazione con cui l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Vincenzo Ceccarelli, ha aperto questa mattina a Firenze la due giorni dedicata al Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità. Secondo l’assessore per avere una mobilità sostenibile è necessario riequilibrare un sistema che per decenni ha puntato solo sulla gomma, sulle strade, sulle auto, e creare i presupposti per favorire la mobilità delle persone e delle merci attraverso la ferrovia.
Previsti 300 milioni di investimenti «E per passare dal dire al fare – ha aggiunto Ceccarelli – ricordo che un anno fa abbiamo firmato il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, valido fino al 2023, che prevede investimenti per quasi 300 milioni. E grazie al forte impegno regionale per il rinnovo del parco rotabile ferroviario portato avanti in questi anni, già a fine 2017 arriveranno a 63 i nuovi treni consegnati alla Regione dal 2013 in avanti, con evidenti vantaggi in termini di qualità del servizio. Abbiamo avviato un percorso che ci condurrà al rinnovo completo del materiale rotabile, attraverso il prolungamento del contratto con il gestore del servizio fino a 15 anni, a fronte di investimenti per poco meno di 800 milioni».
Qualità servizio in crescita Nel 2017 la puntualità media dei treni, ha raggiunto in valori assoluti il 92%, il 95,5%, al netto delle cause esterne, mentre nel 2013 era il 90%. E’ diminuito il numero dei treni soppressi, oggi meno dello 0,7% di cui solo lo 0,2% per responsabilità di Trenitalia. E’ cresciuto il numero dei cittadini che usano il treno per i loro spostamenti quotidiani, oggi pari a circa 230.000 (+ 38% rispetto al 2010). Tra gli esempi di provvedimenti concreti citati dall’assessore figurano il raddoppio della Pistoia-Lucca, opera alla quale la Regione Toscana concorre con 235 dei 450 milioni necessari per la sua realizzazione. Sono poi decine i milioni di euro già investiti e 85 quelli destinati a rendere le stazioni più accessibili e funzionali. Tra i fiori all’occhiello citati dall’assessore Ceccarelli c’è l’inaugurazione, nel dicembre scorso, della nuova linea ferroviaria elettrificata Livorno Darsena Toscana – Livorno Calambrone, direttamente collegata alla direttrice Tirrenica, che va così a completare l’insieme dei raccordi ferroviari del porto. Si tratta di un intervento fondamentale per il riequilibrio modale tra gomma e ferro in relazione alla movimentazione delle merci in arrivo ed in partenza. Un intervento che, riducendo i tempi di movimentazione, garantisce maggior competitività al trasporto merci su ferro nel futuro sviluppo già disegnato per il porto di Livorno. E, sempre in questa direzione, è in fase di conclusione la progettazione definitiva dello scavalco ferroviario tra porto e interporto, finanziata con risorse regionali, un’opera che consente di configurare l’area come un vero e proprio retroporto, fondamentale nella prospettiva di crescita dei traffici portuali. Tornando alla scelta del ferro nell’ottica della connessione e dell’intermodalità, Vincenzo Ceccarelli ha ricordato infine che ad inizio 2017 è stato messo in esercizio il People Mover, la navetta elettrica di collegamento tra la stazione centrale di Pisa e l’aeroporto.