Oltre 2mila cittadini di Firenze hanno espresso il loro consenso alla donazione di organi al momento del rilascio della carta d”identità elettronica. È questo il dato che l’assessore ai servizi demografici Federico Gianassi ha anticipato nel corso del suo intervento al convegno ‘Una scelta in Comune in programma nel Salone dei Cinquecento.

L’assessore Saccardi: «Donare in maniera informata e consapevole» All’appuntamento, dedicato al progetto promosso dalla Regione Toscana, in collaborazione con Anci Toscana, Federsanità Anci, Centro Nazionale Trapianti e Aido, dopo l’approvazione della legge nazionale del 2013 che prevede appunto la possibilità di esprimere il consenso (ma anche il dissenso) alla donazione di organi direttamente all’anagrafe, era presente anche l’assessore regionale al diritto alla salute e welfare Stefania Saccardi. «È una scelta di grande civiltà quella di esprimere la volontà di donare i propri organi nel momento in cui facciamo la carta di identità – ha detto l’assessore Saccardi -. I toscani sono generosi, ce lo confermano i dati su donazioni e trapianti che continuano a crescere ogni anno, e ogni anno ci pongono ai vertici in Italia e in Europa. Questo progetto ‘Una scelta in Comune’ aiuta a fare un grande passo avanti nella cultura della donazione. È un’iniziativa che offre ai cittadini un’opportunità in più per esprimere la libera volontà di donare in maniera informata e consapevole».

L’assessore Gianassi: «Al lavoro per ampliare la platea dei donatori» Per quanto riguarda Firenze, dallo scorso agosto l’amministrazione comunale partecipa alla sperimentazione nazionale sulla carta di identità elettronica che prevede, appunto, contestualmente al rilascio, la possibilità di dichiarare la volontà circa la donazione di organi. E grazie al collegamento diretto tra Comune e Centro Nazionale Trapianti la trasmissione dei dati avviene in tempo reale. «I risultati sono interessati – ha sottolineato l’assessore Gianassi – Dall’avvio della sperimentazione sono state rilasciate circa 5.000 carte di identità elettroniche e su queste oltre 2mila cittadini che si sono dichiarati donatori con un atto ufficiali. Si tratta di circa il 40%, un dato importante e una buona base su cui lavorare per migliorare, soprattutto per allargare la platea dei cittadini che accettano di esprimere la loro volontà su un tema così delicato e rilevante».