Cantava canzoni napoletane quando telefonava ai clienti, mentre un “collega” andava a spacciare con la moglie per non dare nell’occhio. Sono solo alcuni dei dettagli dell’operazione “Cantanapoli” portata a termine dai carabinieri di Figline Valdarno e di Pontassieve che ha permesso si stroncare l’attività di una banda specializzata nello spaccio di droga a Firenze, Pistoia, Prato e Siena. 34 le persone nei cui confronti sono stati emessi provvedimenti cautelari per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, di cui 17 destinatarie di custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari. 21 le persone denunciate.
I clienti avvisavano i pusher della presenza delle forze dell’ordine Le indagini, scattate nel 2011 e partite da alcuni episodi di spaccio in alcuni circoli della Valdisieve frequentati da giovani, hanno permesso di scoprire una rete di spacciatori al dettaglio diffusa in mezza Toscana. I fornitori, per lo più di nazionalità magrebina, sono stati individuati a Firenze, Campi Bisenzio (Firenze), Prato e Montemurlo (Prato). Tra i pusher, anche un italiano che, senza sapere di essere intercettato, intonava canzoni napoletane quando telefonava ai clienti. Di qui il nome, ‘Cantanapoli’. In alcuni casi, spiegano i carabinieri, erano gli stessi clienti ad avvisare telefonicamente i pusher della presenza delle forze dell’ordine. Gli spacciatori, come ricompensa, regalavano loro una dose di stupefacente. «Si tratta di un indagine particolare per la sua vastità, che ha permesso di smantellare la rete del piccolo spaccio, che turba quotidianamente la vita privata dei cittadini», ha commentato il Procuratore Capo di Firenze Giuseppe Creazzo. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza 27 persone. Sequestrati 100 grammi di cocaina, 30 di eroina, 108 capsule di efedrina e 300 grammi di hashish