Ad Arezzo è tempo di Giostra. Come ogni anno d’estate torna puntuale la festa più amata dagli aretini: la Giostra del Saracino. Giunta ormai alla sua 134esima edizione, la Giostra di giugno 2017, dedicata all’aretino Enzo Pecchi, travolge col suo entusiasmo le piazze e i vicoli del centro storico della città. In migliaia ad Arezzo la attendono: quartieristi e giostratori, tutti uniti e tutti divisi da sogni e speranze di vittoria. La Giostra del Saracino coi suoi quattro quartieri sfidanti (Porta Sant’Andrea dai colori bianco verde, Porta Crucifera dai colori rosso verde, Porta del Foro dai colori giallo cremisi e Porta Santo Spirito dai colori giallo blu) animerà Piazza Grande nella notte di sabato 17 giugno. Lì i cavalieri dei quartieri sfideranno il Buratto per aggiudicarsi la Lancia d’Oro e la vittoria sul Re Saracino.
L’ordine delle carriere Aprirà la Piazza Porta Santo Spirito, seguito da Porta Crucifera, e Porta del Foro, ultimo Porta Sant’Andrea. Mancano pochi giorni al grande evento, feste, balli, riti propiziatori, e la tanto attesa Provaccia, la Giostra delle riserve.
La Provaccia delle riserve Dopo un anno di allenamenti e una settimana di prove sulla lizza di Piazza Grande, giovedì alle 21 si giostrerà la Provaccia. È il Saracino delle riserve, è una notte per dare lustro al proprio quartiere e affermarsi nell’olimpo dei giovani giostratori, futuri titolari in gara. La Provaccia, però, non è solo questo, ma una vera prova generale della Giostra del Saracino di sabato, che vede riunirsi in Piazza Grande tutti gli aretini già da giovedì.
La lancia d’oro alla memoria del Tenente Giuseppe Mancini La Lancia d’oro della 134esima edizione della Giostra del Saracino ha una dedica tutta speciale, al Tenente dei Bersaglieri Giuseppe Mancini. Un aretino valoroso che durante la Grande Guerra difese la città con onore. «A cento anni dalla sua scomparsa non dobbiamo smettere di ricordare che Mancini era e resta un eroe della città di Arezzo», ha affermato il sindaco Alessandro Ghinelli che ha aggiunto: «Mancini non aveva eredi a cui lasciare la testimonianza viva delle sue gesta. Sta a noi cittadini celebrare la sua memoria contro l’oblio del tempo».
La Giostra in mostra Per i turisti, per i curiosi e i tutti i quartieri fieri di vestire i propri colori c’è una mostra fotografica da non perdere: “Dietro le Quinte della Giostra del Saracino”. L’esposizione, a cura dell’Associazione Fotografica Aretina Imago, raccoglie 48 scatti per un racconto dei 356 giorni dell’anno giostresco. Tutte le emozioni, le fatiche e il volontariato che precedono la notte del Saracino. Il progetto è ospitato nei locali della biglietteria della Giostra sotto le Logge Vasari e nasce proprio dalla comune volontà dei quattro Quartieri di Arezzo di mettersi a nudo e dimostrare che la Giostra non è solo goliardia, ma passione e sacrificio. Sono proprio i quartieristi che hanno aperto le loro porte a fotografi professionisti e amatori per dare vita a questo racconto dei momenti più autentici che si celano dietro la realizzazione della manifestazione. Non mancano gli scatti degli allenamenti dei giostratori, la cura e la manutenzione dei costumi, la vestizione dei figuranti e la preparazione delle cene, e poi le immagini fuori e dentro Piazza Grande degli immancabili Musici e Sbandieratori della Giostra del Saracino.
Giostra blindata È di queste ore l’annuncio di particolari misure di sicurezza che saranno adottate a partire da questa Giostra di giugno. A darne la prima notizia è l’assessore alla Giostra del Saracino Gianfrancesco Gamurrini che lancia la conferenza stampa di domani mattina sul tema che vedrà in prima linea anche il sindaco Ghinelli: «Quest’anno ci saranno misure di sicurezza particolari, ma niente allarmismi o polemiche», afferma Gamurrini che aggiunge: «La Giostra, come tutte le manifestazioni che coinvolgono un certo numero di persone, ha bisogno di una particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine e questo potrebbe creare discrete code agli ingressi. Chiediamo solo agli aretini e agli ospiti di Arezzo di arrivare in anticipo. I dettagli delle misure aggiuntive di sicurezza li vedremo domani insieme».