Se il libro non è più di moda… trasformiamolo in un’altra cosa! Parte da questo assunto la creazione artistica di Brian Dettmer, l’artista americano le cui opere sono esposte in gallerie, musei e collezioni private di tutto il mondo e che ora approda per la prima volta in Italia. Ad ospitarlo, fino al 14 settembre, è la Fondazione Culturale Hermann Geiger di Cecina (LI) che, nella sua Sala Espositiva di piazza Guerrazzi, ha organizzato questa personale curata da Alessandro Schiavetti. ‘Brian Dettmer. Dieci anni di libri scolpiti’ propone il meglio della produzione dell’artista realizzata dal 2003 al 2013 (orario: tutti i giorni 18-23 – info: 0586.635011 – www.fondazionegeiger.org).
Nuova vita ai vecchi libri Nell’era dell’informazione digitale il libro è universalmente rispettato come oggetto culturale, ma spesso non viene più riconosciuto come il depositario della conoscenza. Diventa così un freddo oggetto che invecchia e ingiallisce. Brian Dettmer dona nuova vita ai vecchi mezzi di comunicazione sezionando come un chirurgo gli oggetti che, nel processo di trasformazione, originano nuove interpretazioni e un rinnovato messaggio. Il percorso mostra la maturazione e lo sviluppo del sistema lavorativo dell’artista con 25 opere che delineano la sperimentazione, l’innovazione e la potenza dell’arte di Dettmer: da ‘Knowledge in Depth’ del 2013 a ‘Standard American’ (2008), da ‘Music of the World’ (2009) a ‘Do It Complete Yourself Man’ (2010).
Risultato finale a sorpresa Dettmer sceglie i libri su cui lavorare in base alla qualità della carta, alla grandezza del formato e al soggetto trattato: enciclopedie, dizionari, spesso antichi volumi, libri d’arte, di ingegneria, di storia, di medicina, atlanti. Il processo inizia con il sigillare i bordi in modo tale che il volume diventi un unico blocco di carta. Dal fronte del libro, Brian inizia il suo lavoro d’intagli attraverso l’uso di coltelli, pinze e strumenti chirurgici. La dissezione avviene una pagina alla volta, ritagliando via tutto ciò che non interessa; niente viene aggiunto, il lavoro va avanti solo per rimozione. Dettmer non ha modo di sapere in anticipo che cosa apparirà tra le varie pagine scolpite, il risultato finale di conseguenza sarà in realtà una sorpresa anche per lo stesso artista.
L’essenza dell’intaglio in un docu-film In un’apposita sala allestita all’interno della mostra i visitatori possono anche vedere un interessante docu-film: un’intervista inedita all’artista, girata in Italia, in cui Dettmer espone la filosofia che sta dietro alla sua arte e spiega, facendosi riprendere al lavoro, l’affascinante processo di intaglio dei libri.