Si è svolto nelle scorse ore al ministero dello Sviluppo economico l’incontro previsto tra istituzioni e sindacati per fare il punto sullo stato della vertenza dello stabilimento Aferpi di Piombino (Livorno), con la presenza del ministro dello Sviluppo economico Calenda, della viceministro Bellanova, del commissario Nardi e delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. Il ministro Calenda ha informato il tavolo sui contenuti della lettera di risposta ricevuta da Cevital e del fatto che verrà inviata una ulteriore lettera di risposta con la quale verranno confermati i punti già presenti nella lettera di messa in mora, e nella quale verranno richiesti il piano operativo, il piano di business e partnership. A Cevital – fanno sapere i sindacati – verrà chiesto, pena l’avvio formale di messa in inadempienza procedurale, di mantenere un livello produttivo tale da poter confermare
l’ammortizzatore sociale in essere. «Da parte nostra – spiegano i sindacati – abbiamo ribadito che un eventuale partner dovrà comunque garantire la produzione di acciaio a Piombino come previsto nell’accordo di programma». Il vice ministro Bellanova ha poi confermato la prossima convocazione del tavolo tecnico sull’Indotto mentre il 17 maggio le segreterie nazionali di Fiom, Fim e Uilm terranno a Piombino l’assemblea dei lavoratori.
«Risposte Cevital insufficienti» «Le risposte di Cevital alla lettera di messa in mora inviata dal dicastero dello Sviluppo economico, attraverso il commissario governativo, risultano insufficienti a ridare credibilità al gruppo algerino se non supportate da un piano finanziario e dalla certezza di poter disporre delle risorse necessarie per avviare il Piano industriale per la siderurgia, la logistica e l’agroalimentare – ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm al termine dell’incontro sulla vertenza Aferpi (ex Lucchini)- Si tratta di una prospettiva che dovrà basarsi anche sull’individuazione di un partner industriale siderurgico che abbia il know-how per riprendere a produrre acciaio a Piombino. Le iniziative annunciate dal ministro possono consentire di individuare un percorso per ‘rilanciare’ il progetto di Cevital, a partire dalla proroga della legge Marzano che risulta essere la precondizione necessaria per il mantenimento occupazionale. Il ministro nel corso della riunione ci ha illustrato i contenuti della lettera di Cevital con la quale si riconoscono i ritardi nell’avanzamento del progetto, si ribadisce la complessità dell’iter per la sua realizzazione e la volontà nel voler ricercare partner finanziari ed industriali» ha detto Palombella spiegando che il ministro ha comunicato che risponderà a Cevital con una lettera accogliendo la sua disponibilità ad estendere la sorveglianza del commissariamento straordinario per ulteriori due anni e «l’apertura, da subito, di un tavolo tecnico per individuare anche la futura partnership per la siderurgia, con gruppi siderurgici già interessati, lasciando a Cevital la parte logistica e agroalimentare».