Per parlare di Fiorentina-Inter di sabato scorso più che un esperto di calcio ci vorrebbe un buon psicologo che sappia raccontare e che provi a spiegare le difficoltà mentali prima ancora che tecniche delle formazioni allenate da Paulo Sousa e Stefano Pioli. Un luna park di gol (è finita 5-4, ndr), azioni mancate, errori grossolani e ribaltamenti di risultati che hanno fatto felici solo gli scommettitori che hanno giocato l’over nelle ricevitorie specializzate, mentre ambedue le tifoserie sono uscite con quella sensazione di malinconia e rabbia, mista a gioia per i tre punti finali i supporter viola, mentre quelli nerazzurri hanno aggiunto lo sconforto di avere in rosa un centravanti capace di segnare una tripletta in una gara, ma di non portare a casa neanche un punto. Alla fine il successo è andato ai gigliati, che hanno saputo realizzare quattro gol in diciassette minuti della ripresa, passando dal momentaneo 1 a 2 al 5 a 2, ma anche capaci di subire la seconda e terza rete personale di Mauro Icardi, capitano interista.

Sanchez: «Crediamo nell’obiettivo europeo» «E’ stata una partita emozionantissima per tutti ed abbiamo preso tre punti importanti per continuare a credere di poter conquistare un posto per l’Europa League l’anno prossimo – ha raccontato il centrocampista, ormai da tempo adattato a centrale difensivo, Carlos Sanchez – Noi ci crediamo all’obiettivo europeo, dobbiamo giocare sempre per i tre punti, ogni partita dovremmo affrontarla come fosse una finale ed alla fine vedremo dove saremo arrivati. La doppietta di Babacar? Lui ha lavorato tutta la settimana in maniera molto concentrata ed alla fine ha visto ripagato gli sforzi fatti. Peno che sia un grande giocatore e che puo’ dare tante cose positive alla Fiorentina. L’errore di Bernardeschi sul rigore? Voleva fare gol, ha preso la decisione di tirarlo ma lui è con noi e noi siamo con lui-ha aggiunto il giocatore colombiano- Questa vittoria è anche per Bernardeschi. Nel dopo partita lo abbiamo tutti abbracciato come ha fatto Astori successivamente alla sua rete e questo dimostra come siamo un gruppo unito. Nello scusarsi con il pubblico uscendo dal campo ha dimostrato umiltà. Questo fa capire quanto lo stesso Bernardeschi abbia in testa di fare il bene della squadra».