Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana ribadiscono la contrarietà alle aperture dei negozi per le prossime festività religiose di Pasqua e Pasquetta (domenica e lunedì prossimi) e chiedono il rispetto del significato e del valore sociale delle festività. Lo sottolineano in una nota in cui annunciano uno sciopero. La completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive, con il passare degli anni, si è rivelata negativa, non ha portato nessun aumento dell’occupazione e nessun aumento dei consumi, come dimostrano le procedure di licenziamento fatte dalle aziende della Grande distribuzione che hanno scelto il ‘sempre aperto h24’, affermano i sindacati. Filcams, Fisascat e Uiltucs riconfermano la necessità di modificare le norme sulle liberalizzazioni: «No al sempre aperto, sì a un modello sostenibile del commercio, per città più vivibili, all’insegna della cultura e non del solo consumo, per una maggiore contrattazione in difesa dei più deboli, per la difesa dei valori civili e religiosi che queste festività rappresentano».

Chi chiude e chi no Per queste ragioni le tre sigle proclamano lo sciopero e l’astensione dal lavoro per Pasqua e Pasquetta 2017 (intera giornata). In centro a Firenze, informano i sindacati, Zara e Rinascente staranno aperti per Pasqua e Pasquetta. Coin (Firenze, Pisa, Livorno) sarà chiuso a Pasqua e aperto a Pasquetta. Gli ipermercati Carrefour e i negozi Pam Panorama saranno aperti a Pasquetta. I Gigli (Campi Bisenzio) saranno chiusi sia a Pasqua che a Pasquetta, così come i punti Unicoop Firenze (come stabilito da un accordo sindacale, che prevede sette festività intoccabili tra cui quelle di domenica e lunedì prossimi). Esselunga sarà chiusa a Pasqua, mentre a Pasquetta molti negozi della catena saranno aperti.