Protesta dei lavoratori dell’Aferpi a Piombino: dopo il rinvio dell’incontro al Mise, è stata occupata l’aula consiliare. «Lo abbiamo fatto già ieri pomeriggio, continuiamo a farlo anche oggi e fino a quando non avremo certezza sulla data di un incontro», spiega David Romagnani della Fiom. «Ci siamo dati una scadenza, il 20 aprile. In mancanza di risposte – aggiunge il sindacalista – questa volta non organizzeremo una manifestazione davanti al Mise, bensì davanti a Palazzo Chigi come già aveva annunciato anche Maurizio Landini, in occasione dello sciopero. C’è molta preoccupazione – osserva Romagnani -, da qui la decisione, insieme a Fim e Uilm, di recarsi in Comune e restarci in permanenza. Il sindaco ci ha accolto e ha solidarizzato con noi». Il futuro dell’impianto siderurgico mette in ginocchio, spiegano i sindacati, non solo la città di Piombino ma un intero territorio, per le tante aziende dell’indotto legate alle acciaierie.
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Aula occupata. Piombino, lavoratori Aferpi in sala consiliare. «Vogliamo risposte»
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