Lunghe pause inarchivio per sorseggiare bevande, chiacchierare e mangiare dolci. La Procura di Lucca ha notificato a sette dipendenti del Comune di Seravezza (Lucca) l’avviso di conclusione delle indagini per presunti reati di truffa alla pubblica amministrazione e di interruzione di pubblico servizio. Gli indagati sono due funzionari e cinque impiegati comunali. Secondo le indagini dei Carabinieri, coordinate dal Pm Piero Capizzoto e partite da vari esposti, gli indagati durante l’orario di servizio si riunivano nell’archivio per un tempo superiore all’orario di pausa permesso dalle normative.
Pagati gli straordinari In particolare, spiegano i Carabinieri, dal 12 gennaio al 10 febbraio 2017, installando appositi sistemi di videoripresa, è stato monitorato quanto accadeva nell’archivio, che sarebbe diventato un punto di riunione non autorizzato già alle ore 10 del mattino e anche, ma più raramente, alle ore 14.30. In questa sala gli indagati sarebbero stati visti dagli investigatori chiacchierare e, in talune circostanze, sorseggiare bevande e consumare dolciumi e altri alimenti, senza comunque svolgere attività lavorativa. Sempre secondo gli inquirenti ogni indagato si sarebbe trattenuto nell’archivio senza aver mai eseguito la prevista timbratura del badge ed avendo anche ottenuto, in taluni casi, perfino il pagamento del lavoro straordinario. Oltre all’accusa di truffa aggravata a danno del Comune ed interruzione del servizio pubblico, viene loro contestata anche la violazione del regolamento comunale che disciplina la presenza in servizio. I due funzionari risultano indagati anche perché, oltre a partecipare agli incontri nell’archivio, hanno omesso di far rispettare l’orario di servizio ai rispettivi dipendenti per via gerarchica, pur avendone l’obbligo giuridico. Gli inquirenti hanno ricordato che in materia di presenza in servizio è prevista la cosiddetta “pausa breve” ma non può durare oltre i 20 minuti e ci deve comunque sempre essere la timbratura del badge in uscita e in entrata.