chiantibancaChiantiBanca chiude il 2016 con passivo di 90,4 milioni di euro (assorbito per intero dalle riserve della banca), per effetto di rettifiche sui valori dei crediti erogati negli anni precedenti con accantonamenti prudenziali, validati dalla Banca d’Italia. «Abbiamo ripulito il bilancio, la banca è sana e solida», dichiara in una nota il presidente Lorenzo Bini Smaghi. Il Cet1 ratio è ora pari al 10,03%, e il Total Capital ratio all’11,37%.

Patrimonio netto pari a 205,3 mln Al 31 dicembre 2016 la raccolta complessiva post incorporazione di Banca di Pistoia e Banca Area Pratese, ha raggiunto i 3,183 miliardi di euro, con un aumento del 5,5% sul 30 giugno 2016; il dato complessivo degli impieghi è di 2,357 mld. Il margine di intermediazione ha superato i 79 milioni, con un +7,4% rispetto alla fine del 2015. Il risultato della gestione operativa è in attivo per 33,5 mln. Il coverage ratio delle sofferenze è ora del 57,5%, e quello dei crediti deteriorati è del 43,8%. Il patrimonio netto della banca è pari a 205,3 mln, di cui 154,4 mln di riserve e 50,9 mln di capitale sociale. Il progetto di bilancio approvato oggi dal Cda sarà sottoposto per l’approvazione all’assemblea annuale dei soci, che sarà convocata per il 14 maggio. L’applicazione dei nuovi criteri prudenziali fa seguito all’ispezione di Banca d’Italia presso l’istituto chiantigiano, durata più di tre mesi. Il 10 marzo scorso sono state rese note le dimissioni del direttore generale Andrea Bianchi, e di cinque consiglieri d’amministrazione.