Notte di fiamme in Maremma, con due grossi incendi che hanno fatto migliaia di euro di danni ma per fortuna nessun ferito. Due incendi distinti e lontani chilometri e chilometri l’uno dall’altro. Il primo è divampato a Follonica, intorno a mezzanotte, dove è andato distrutto un capannone all’interno della zona dell’ex Ilva. Il secondo, poco prima delle 3, ha riguardato una sottostazione del gas metano a Sant’Angelo Scalo, al confine tra la provincia di Siena e quella di Grosseto, andata distrutta insieme a tutto ciò che si trovava nel raggio di cento metri.
Fontana di fuoco per scoppio tubo di gas Il caso di Sant’Angelo, nella zona artigianale Orcia 1, è stato quello più impegnativo per le squadre dei Vigili del fuoco di Grosseto e Arcidosso, arrivati sul posto intorno alle 2.45 e soltanto alle 4 sono riusciti a chiudere la valvola di intercettazione del gas spengendo così il fuoco. A provocare l’incendio, stando ai primi rilievi, è stato lo scoppio di uno dei tubi del gas che ha generato quella sorta di fontana sparata verso il cielo che si è incendiata a contatto con l’aria: l’innesco potrebbe essere stato dato dal gruppo di riduzione che passa da 60 atmosfere a 2 atmosfere. Un incendio mastodontico, con le fiamme visibili da cento metri di distanza.
A Follonica distrutto capannone in zona ex Ilva Altrettanto complesso l’intervento a Follonica, dove sono intervenute le squadre cittadine dei Vigili del Fuoco. Le fiamme hanno interessato un immobile dove è andato tutto distrutto. Il fuoco e il calore hanno anche provocato il crollo del tetto. Ci sono volute molte ore ai Pompieri che sono intervenuti per domare l’incendio. Dalla mezzanotte le operazioni di spegnimento si sono concluse soltanto alle 6 di questa mattina. Sul posto sono intervenuti tre mezzi antincendio e nove uomini. Fortunatamente l’immobile si trova in un’area transennata e non è abitato da nessuno. Non si sono registrati feriti.