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Il Collettivo FuOri nasce con l’idea di un laboratorio permanente che offra la possibilità di far incontrare artisti provenienti dal mondo delle arti figurative e visive (pittura, fotografia, video) con altrettanti artisti del mondo della musica con lo scopo di creare progetti e opere multimediali. La performance in programma mercoledì 22 febbraio allo Spazio Alfieri di Firenze si muove su un doppio livello caratterizzato da un concerto tenuto da musicisti provenienti da diversi ambiti musicali (jazz, classica-contemporanea, musica elettronica) e dalla proiezione di composizioni d’immagini fotografiche e pittoriche che, forgiate dall’elaborazione digitale e dal montaggio cinematografico consentono di plasmare la materia visuale e – grazie alla compenetrazione con la musica – di rendere unico il viaggio spettacolare che si viene a creare.

Lo spettacolo L’interazione con il livello sonoro, arricchito da inserti estemporanei e da improvvisazioni strumentali dall’originale impatto timbrico, libera la visione dello spettatore e stimola l’immaginazione creando un percorso di totale immersione visiva. Il percorso comunicativo che si crea è forte del duplice impatto – visivo e musicale – che conduce non ad una demarcazione tra le due arti ma proprio a un superamento dei confini, appunto a una fusione di orizzonti. La musica, appositamente concepita, interagisce con il percorso visivo nato da immagini concrete che trasmutano in quadri onirici: figure femminili, paesaggi, città, animali da soggetti di un ritratto assurgono a simboli e metafore. L’immaginazione sonora permea, attraversando stili e sonorità contrapposte, la creatività che ha portato a questo collage unico. Con un’esecuzione live arricchita anche da basi elettroniche, la commistione tra sonorità analogiche ed elettroniche diviene lo specchio di ciò che accade anche con le immagini in cui quadri e fotografie originali, pur rimanendo riconoscibili, vengono rimodellati e ricreati da un trattamento digitale. Visioni e suoni si rinnovano grazie ad un originale e raffinato amalgama. L’ensemble strumentale è caratterizzato da una formazione poliedrica e timbricamente originale, modulabile in base ad esigenze pratiche relative allo spazio e al contesto specifico dove realizzare lo spettacolo, grazie alla presenza di musicisti polistrumentisti.