assalto_caveauArrestato dai Carabinieri di Siena uno dei basisti della banda che lo scorso 2 aprile assaltò un caveau della Securpol a Colle Val d’Elsa. L’uomo, un 45enne di Poggibonsi, che secondo quanto si apprende avrebbe corso un Palio di Siena a metà anni Novanta, è stato rintracciato e tradotto nel carcere di Santo Spirito grazie ad un’impronta digitale lasciata su una torcia usata la notte dell’assalto. Tra i reati contestati, oltre alla rapina a mano armata e al porto di armi da guerra, c’è anche il tentato omicidio.

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Attacco in stile paramilitare I delinquenti, che miravano ai 12 milioni contenuti nel caveau, avevano organizzato un attacco in stile ‘paramilitare’: in 18, a volto coperto e armati di kalashnikov, erano giunti sul posto a bordo di 4 auto rubate e un escavatore con cui avevano abbattuto il tetto del caveau. L’azione della banda venne però disturbata dal vigilante che era all’interno e che allertò subito i carabinieri. Il loro arrivo causò un lungo inseguimento e due conflitti a fuoco ma i malviventi riuscirono a darsi alla fuga a bordo di due furgoni e con un bottino di monete di 1700 euro. Numerose, durante la fuga, le tracce lasciate dai malviventi che sono state raccolte dai carabinieri di Siena e Firenze e analizzate dai RIS di Roma. Attraverso il Dna nei mesi scorsi sono stati arrestati due pugliesi ritenuti componenti della banda.