Il delfino sorpreso nell'Arno
Il delfino sorpreso nell'Arno
Il delfino sorpreso a  nuotare nell’Arno

Non c’è solo la ‘favola’ del delfino che nuota nell’Arno a Pisa. Nei giorni scorsi infatti la costa della Toscana è stata interessata da una serie di spiaggiamenti. Dopo i due delfini nel Lazio, anche la Toscana ha registrato ritrovamenti di delfini morti: due tra sabato e domenica, uno a Piombino, l’altro a Cecina. Ritrovamenti sono continuati anche lunedi’ a Livorno e martedi’ a Baratti. Tutti i casi, spiegano dall’Arpat, l’agenzia per la tutela ambientale toscana, appartengono «alla stessa specie, ovvero della stenella striata (Stenella coeruleoalba) un delfino di dimensioni medio piccole (1,8-2,5 m) molto comune nelle acque profonde del mare toscano». Quattro stenelle in quattro giorni, spiegano gli esperti, «e’ un dato che desta qualche preoccupazione. Per questo e’ stato importante recuperare tre animali (uno era troppo decomposto, ndr) per poter compiere delle indagini approfondite sulle possibili cause di morte».

Biologi alla ricerca del morbillivirus I biologi di Arpat, insieme ai veterinari dell’Izslt sezione di Pisa, hanno infatti eseguito le necroscopie degli animali prendendo campioni, in particolare di cervello e polmoni, per la ricerca del morbillivirus, un possibile agente patogeno che a volte causa la morte in questi delfini. I delfini, una femmina e due maschi, hanno dimensioni comprese tra 180 e 200 centimetri, sono esemplari giovani e non sono apparsi in buono stato di salute: «Eccessivo stato di magrezza, presenza di molti parassiti, stomaco semi vuoto». Comunque, concludono dall’Arpat, «solo le indagini dei veterinari forse potranno dare qualche risposta, anche se purtroppo il mare ha restituito i delfini morti gia’ da alcuni giorni ed il loro stato di decomposizione potrebbe incidere negativamente sui risultati delle analisi, che potrebbero quindi non dare risposte utili».